Cristo crocifisso
croce d'altare
post 1612 - ante 1612
Croce latina con bracci lisci; nel punto di innesto degli stessi si dipartono fasci di raggi dorati. Le terminazioni del braccio minore e quella superiore del maggiore sono ornate con un motivo intagliato a corolla floreale stilizzata, ad imitazione di un giglio. Alla croce è applicata una scultura a tutto tondo del Cristo. Il capo è reclinato verso sinistra; i chiodi sono infissi in corrispondenza dei palmi delle mani ed i piedi trafitti sono sovrapposti. Porta un perizoma piuttosto ampio, panneggiato
- OGGETTO croce d'altare
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MATERIA E TECNICA
legno/ scultura/ intaglio/ pittura
- AMBITO CULTURALE Bottega Luganese
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Chiesa di Sant'Agostino
- INDIRIZZO Piazza Sant'Agostino, Carmagnola (TO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La schedatrice, Donatella Taverna, rifacendosi all'iscrizione presente sulla cattedra dell'antico coro ligneo, riportata anche dalla bibliografia sull'edificio (cfr. M. Marchetti, La chiesa e il convento di S. Agostino in Carmagnola, 1936, p. 23), ritenne di datare il crocifisso contemporaneamente all'esecuzione dell'altare maggoire donato da Nicola Kalbermater nel 1612, "[...] ac etiam altare maius construi fecti ad gloriam Dei et deiparae Virginis Mariae ac D. P. Augustini laudem die XX iulii anno millesimo sexcentesimo duodecimo". Ciò appare plausibile, pur in assenza di ulteriori riferimenti, per quanto concerne la figura del Cristo, ma non risulta congruente con la semplice tipologia della croce, probabilmente eseguita da una bottega locale in sostituzione di quella originale, deterioratasi, intorno alla prima metà dell'Ottocento, a quanto si può dedurre da un'analisi stilistica. La stessa schedatrice proponeva per la realizzazione della croce seicentesca, data l'impostazione rigida della statuetta del Cristo, di ipotizzare l'interveno di un artigiano non piemontese, dato anche il luogo di provenienza del committente, ovvero la Svizzera. Tuttavia, il Kalbermater, colonnello al servizio del duca di Savoia Carlo Emanuele I, risiedeva ormai da tempo nel territorio sabaudo. La schedatrice osservava, in particolare, affinità tra la tipologia del Cristo e le sculture dei santi Agostino e Monica dell'altare della Concezione, riferiti, dalla stessa, a una bottega di stuccatori luganesi, al tempo, largamente attivi nel Piemonte sabaudo, e proponeva, pertanto, un'attribuzione allo stesso ambito per l'opera in esame
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente pubblico territoriale
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100016931
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Torino
- ENTE SCHEDATORE Regione Piemonte
- DATA DI COMPILAZIONE 1979
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0