capitello di lesena, serie - bottega lombardo-ticinese (sec. XVIII)

capitello di lesena, 1700-1799

Il capitello insieme ad altri nove, affrontati cinque su ogni lato, coronano le lesene che si affacciano sulla navata maggiore, sul presbiterio e sul coro. Sono di ordine composito, decorato fra le volute e le foglie di acanto da un boccio fitomorfo e da una ghirlanda di foglie di alloro. In realtà si presentano come formati da parti congiunte di capitelli sovrapposti: di maggiore aggregazione quelli all'imposta del presbiterio, di minori dimensioni quelli resi a ridosso della controfacciata e delle pareti del coro

  • OGGETTO capitello di lesena
  • MATERIA E TECNICA stucco/ modellatura
  • AMBITO CULTURALE Bottega Lombardo-ticinese
  • LOCALIZZAZIONE Montafia (AT)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L'esecuzione dei capitelli, assieme con la decorazione in stucco degli altari laterali, è opera probabile di un artigiano lombardo-ticinese, fra i tanti documentati stagionalmente sul territorio astigiano. Dal registro delle spese della Compagnia della Beata Vergine di Vignole, frazione di Montafia (pp. 4,6,8), risulta che pagamenti per la costruzione della chiesa parrocchiale furono concessi almeno nel 1712; nel 1714 (il registro inizia proprio a partire dal 1711) nelle "Istituzioni e disposizioni della Sacra Congregazione del Concilio per l'amministrazione dei beni beneficiari ed ecclesiastici in Italia", Montafia 8 ottobre 1929, il parroco Giuseppe Raschio indica (senza citare la fonte) che la chiesa fu eretta nel 1729. Le date ricordate valgono come riferimento per datare i capitelli in questione, di certo contemporanei all'edificazione della chiesa stessa. Capitelli consimili erano disposti pure originariamente a decorare le lesene della facciata, come rivelano ancora vecchie fotografie raccolte in collezione privata ed esposte nella mostra dedicata a "Montafia: ambiente e territorio", organizzata dall'Associazione Pro Loco di Montafia (AA. VV., Montafia: ambiente e territorio, catalogo della mostra, Bagnasco d'Asti, febbraio - giugno 1978, foto n. 27). Nel contratto di scrittura privata, in data 28 novembre 1904, stipulato fra il parroco Giuseppe Raschio e il capomastro Giuseppe Freilone, il detto Freilone assunse il compito di completare l'arricciatura dell'interno della chiesa, con l'impegno di riparare i cornicioni e i capitelli danneggiati: i lavori sarebbero iniziati il 15 marzo 1905
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100016570
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Alessandria, Asti e Cuneo
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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