deposizione di Cristo dalla croce con la Vergine, San Giovanni Battista a Sant'Antonio da Padova

dipinto, 1890-1910

Su un fondo molto oscuro emergono le figure di Cristo, che occupa trasversalmanet tutto il primo piano, a sinistra il Battista raffigurato con fluente chioma bionda e con l'asta con la croce e stendardo avvolgete, dietro il Cristo la Madonna che lo sostiene, con gli occhi rivolti al cielo; a destra arretrato leggermente, S. Antonio da Padova. Sullo sfondo a sinistra nel buio un piccolo angelo spinge nelle fiamme un'anima dannata. La veste di S. Giovanni è rossa, quella della Vergine rossa con manto blu, quella di S. Antonio blu con manto giallo

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tela/ pittura a olio
  • AMBITO CULTURALE Ambito Piemontese
  • LOCALIZZAZIONE Savigliano (CN)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Riguardo all'opera non sono emersi dati documentari nè si è potuto identificare finora "IOVENALIS FIODITUS" nonostante accurate ricerche nell'archivio dell'Arciconfraternita e la verifica nella schede Vesme (A. Baudi di Vesme, Schede Vesme, L'arte in Piemonte dal XVI al XVIII secolo, Torino 1968). Il quadro riprende l'iconografia dell'ancona del Claret nella Confraternita ribaltando da sinistra a destra la posizione del Cristo e sostituendo al francescano Giovanni Battista. Dal "Libro Mastro della Semp.re Venera.nda Confrat.ta della Pietà di Savigliano / nel quale sono descritti tutti li / conti de Sig.ri Tesorieri come pure il / ricavo di tutti li fondi, rediti e ragg.ni della d.A Conf.ta Principiato L. anno della nostra Salute / 1705" si ha notizia che il 6 marzo 1730 si incassarono £ 20 per la vendita fatta alla città della "vecchia cornice che serviva al quadro della Pietà". Non è sicuro se la cornice si riferisca a questo quadro o a quello del Claret. Nel 1731 la Rettrice Cattarina Cravero lascia £ 10 "per la fattura della Vergine del Pianto". L'inventario inserito nel "Libro Mastro" databile dopo il 1786 cita due quadri di "Larghezza un piede e mezzo" di cui due rappresentanti la Madonna del Pianto. Infine nel 1871 e nel 1877 si rinvengono pagamenti a "Riccardino", identificabile con Domenico Riccardino allievo del Cardellino pittore di Savigliano, per "fatto li dipinti S. Elena e il Pianto £ 50". Non è certo però se il "Pianto" sia il dipinto in questione o altro di soggetto uguale e di uguali proporzioni citato nell'inventario dopo il 1786. Il viso del Sant'Antonio da Padova presdenta poi una stringente somiglianza con il volto del S. Filippo Benizzi della tela raffigurante la Madonna dei sette dolori attribuita ad Alessandro Claret che vi avrebbe lavorato nel secolo XVIII. Si potrebbe ipotizzare che l'opera dipinta alla fine del secolo XVII, si ispirasse al quadro di analogo soggetto del Claret (1650), che all'inizio del secolo XVIII Alessandro Claret, lavorando per la Confraternita, vi abbia messo mano nella figura di Sant'Antonio. Il Riccardino nel 1871 e 1877 avrebbe, in occasione dell'intervento di dipintura della statua di S.Elena, messo mano al quadro
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100016560
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Alessandria, Asti e Cuneo
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • ISCRIZIONI Bordo inferiore - IOVENALIS FIODITUS - lettere capitali - a pennello -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

ALTRE OPERE DELLO STESSO PERIODO - 1890-1910

ALTRE OPERE DELLA STESSA CITTA'

ALTRE OPERE DELLO STESSO AMBITO CULTURALE