paliotto, opera isolata - manifattura francese (fine sec. XVII)
Armatura: damasco classico broccato (da quattro trame fermate in diagonale). Colori: fondo cremisi disegno perla, cremisi, oro filato, argento filato. Disegno: impostazione a maglie ovali, formate da tralci polilobati, intercalati a intervalli regolari da una coppia di una melagrana con un fiore e da una lunga foglia seghettata. Cioascuna maglia racchiude al centro un grande medaglione vegetale, composto da coppie di cardi e melagrane, nascenti da un calice a quattro foglie e sormontati al centro da un fiore a sei petali. Ciascun medaglione nesce da due prolungamenti interni dei tralci che compongono le maglie. Passamaneria: un gallone in seta gialla e oro filato, decorato da una coppia di frutti a forma di cuore, uno più grande e uno più piccolo, dell'epoca (quattro liste interne). Una bordura in cotone giallo, decorata da motivi a nastro obliqui e imperlinati, alternati a motivi vegetali con sette foglie lobate, dell'epoca (lato minore di sinistra). Una bordura in cotone giallo a motivi geometrici, di epoca posteriore (lato minore di destra). Fodera: tela di canapa rosa-mattone, dell'epoca
- OGGETTO paliotto
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MATERIA E TECNICA
canapa/ tela
cotone/ lavorazione a telaio
filo dorato/ lavorazione a telaio
seta/ broccata
seta/ damasco/ broccatura
- AMBITO CULTURALE Manifattura Francese
- LOCALIZZAZIONE Arona (NO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La chiesa di S. Marta fu già chiesa di S. Maria di Loreto. Un parato liturgico uguale è conservato nella chiesa di S. Maria di Arona; il paliotto appartiene inoltre ad un parato liturgico presente nella medesima chiesa di S. Marta. Questo tessuto di grande pregio per la tecnica raffinata del damasco broccato e per l'impiego di trame in oro e argento, dal disegno a grandi proporzioni e organizzato secondo lo schema a maglie ovali di lontana derivazione cinquecentesca, è uguale nella tecnica di esecuzione e nel modulo decorativo a due tessuti pubblicati dallo Scmidt (H. Schmidt, "Alte Seidenstoffe", Braunschweig 1958) e dalla Markowsky (B. Markowsky, "Europaische Seidengewebe des 13-18 Jahrhunderts", Koln, 1976): il primo data la stoffa al secolo XVIII e la attribuisce a Venezia, la seconda invece anticipa al terzo quarto del secolo XVII il medesimo tessuto, indicandolo come una produzione francese o italiana. La collocazione originaria di questo paramento è documentata negli inventari della chiesa di S. Marta degli anni 1658, 1696, 1802, 1824, 1828 e 1869
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100014581
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
- DATA DI COMPILAZIONE 1978
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0