pianeta, elemento d'insieme - manifattura italiana (primo quarto sec. XIX)

pianeta, post 1800 - ante 1824

Il parato si compone di pianeta; stola; e dalamtica. Fondo gros de Tours; controfondo per slegatura della trama di fondo; disegno a più trame broccate (di cui tre in oro filato, riccio e lamellare). Colore. Fondo e controfondo bianco; disegno nero, verde, viola, lilla, rosa, rosso, azzurro e oro. Disegno: rami speculari, sottolineati dalla lavorazione del controfondo e costeggiati da grandi composizioni di rose, si sviluppano verticalmente con percorso sinuoso. Tra di essi mazzi di rose più piccole e foglie. Gallone in oro filato e lino giallo a contorno polilobato con motivi di fiori e foglie intrecciati a un doppio nastro sinuoso: cm. 4.5 e cm. 3. Gallone in oro filato e lino giallo con motivi a foglie: cm. 1.5. Pizzo bianco riborda la scollatura (recente). Fodera in gros de Tours cangiante di seta verde e rossa

  • OGGETTO pianeta
  • MATERIA E TECNICA cotone/ lavorazione ai ferri
    filo di seta
    filo dorato/ lavorazione a fuselli
    seta/ broccata in oro
    seta/ gros de Tours
  • MISURE Altezza: 104
    Larghezza: 73.5
  • AMBITO CULTURALE Manifattura Italiana
  • LOCALIZZAZIONE Arona (NO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Al pari del paramento della scheda 0100014530, appartentente al monastero della Visitazione di Arona, è palese la destinazione ad uso liturgico di questo tessuto, caratterizzato dalla presenza di grandi mazzi di rose e da un'impostazione di disegno molto affine ai documenti B. Markowsky, Europaische Seidengewebe, Colonia, 1976, fig. 682 e alla scheda 0100014538 della stessa sede, entrambi di produzione francese degli anni 1760-1780. Questi temi non furono però prerogativa solo delle manifatture francesi, ma ebbero una diffusione anche in ambito italiano tale da non escludere simile provenienza anche per il tessuto in esame. Quanto alla datazione della stoffa, le analogie rilevate con documenti della seconda metà del XVIII secolo - concernenti essenzialmente la scelta dei soggetti e la loro distribuzione - non sono indicative. Non si deve infatti trascurare l'uso di forti contrasti di colore, la riduzione della gamma cromatica mediante l'esclusione dei mezzi toni e, infine, un irrigidimento della struttura compositiva del disegno che suggeriscono piuttosto gli inizi del XIX secolo. Bibliografia di confronto: G. Mariacher (a cura di), Stoffe antiche del Friuli Occidentale, Sec. XVI-XIX, Pordenone, 1977, figg. 64, 72, 78; G. Cantelli (a cura di), Mostra dei paramenti e delle arti minori nelle chiese del Casentino, Arezzo, 1968, fig. 120
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100014531-1
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli
  • ENTE SCHEDATORE Regione Piemonte
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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