paramento liturgico, insieme - manifattura francese (secondo quarto sec. XVIII)

paramento liturgico, post 1735 - ante 1745

Il paramento è costituito da: una pianeta, due tunicelle, un piviale, un velo da calice. Tessuto gros de Tours color crema con motivo decorativo in vari toni di seta viola. Galloni di due diverse altezze con motivo decorativo geometrizzante in argento filato e lamellare per la pianeta e per un velo da calice; analoghi, ma dorati per le tunicelle; con motivo decorativo a pampini e grappoli d'uva stilizzati per il piviale. Il disegno è formato dalla ripetizione di un unico motivo di struttura complessa e movimentata raffigurante un insieme di frutta che fuoriesce da una sorta di cornucopia con andamento diagonale, formata da una valva di conchiglia, da un elemento architettonico a mensola profilata da voluta a ricciolo, con piccolo paesaggio inserito comprendente alberi, un profilo di facciata di edificio, in secondo piano alcune montagne, palme e un uccello in volo, al sommo del quale è un vaso-urna con ciuffo d'alberi e sulla sinistra un pavone e una ghirlanda di fiori che pende dall'angolo sinistro. Un secondo tessuto è impiegato per un velo da calice e per lo scudo e lo stolone del piviale. Si tratta di una seta operata in sete policrome su fondo crema con disegno formato da quattro tralci ondulati convergenti al centro, che formano [continua nel campo Osservazioni]

  • OGGETTO paramento liturgico
  • AMBITO CULTURALE Manifattura Francese
  • ALTRE ATTRIBUZIONI Manifattura Piemontese
  • LOCALIZZAZIONE Biella (BI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il parato è stato attribuito da M. Baiardi (cfr. A. M. Aguzzi, M. Baiardi, Appunti per una storia del tessuto d'arte barocca in Lombardia e Piemonte, in "Arte Lombarda", 1962, p. 142), per quanto attiene al tessuto che principalmente lo costituisce, alla produzione francese dell'età di Luigi XV, collocabile, intorno al quarto, prima metà del quinto decennio del Settecento, sia per il tipo di esecuzione che, soprattutto, per il motivo decorativo. Il Baiardi inserisce il tessuto "gros de Tours a fondo bianco e decorato con un disegno composito di colore violaceo" nell'ambito di quegli esemplari ornati "di quadri rievocanti angoli di giardini o tagli paesistici che definiremmo "preromantici", respiranti tutti in una atmosfera nettamente francese". Il secondo tessuto non pare essere coevo al primo, e, date le limitate porzioni in cui è impiegato, potrebbe considerarsi un tessuto di sostituzione. Tuttavia, la schedatrice ritiene che il tessuto debba ricondursi ad una datazione vicina a quello principale e lo riferisce a una manifattura italiana per la maggiore rigidità e ripetitività del disegno. Al parato è abbinato anche un paliotto
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100011813-0
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli
  • ENTE SCHEDATORE Regione Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 1977
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

BENI COMPONENTI

ALTRE OPERE DELLO STESSO PERIODO - post 1735 - ante 1745

ALTRE OPERE DELLA STESSA CITTA'

ALTRE OPERE DELLO STESSO AMBITO CULTURALE