crocifissione di Cristo con la Madonna, San Giovanni e Santa Maria Maddalena
pala d'altare,
La tela è racchiussa in una cornice coeva. Cristpo ha pelle grigio cerosa, ha sul corpo macchie di sangue rosso scuro, la Maddalena ha i capelli biondi, veste bruno chiaro, la MAdonna porta un abito rosso e mantello azzurro con fodera marrone, S. Giovanni porta una veste verde scuro e manto rosso. Ai piedi dellacroce un teschio in prospettiva in basso, color bruno. Campitura bruno scuro, il colore predominante è certamente il bruno nel quale si stagliano il crocifisso e i volti degli astanti
- OGGETTO pala d'altare
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ATTRIBUZIONI
Guidobono Bartolomeo Detto Prete Savonese (attribuito)
- LOCALIZZAZIONE Torino (TO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il Ratti e il De Rossi attribuiscono la tela a Bartolomeo Guidobono, dopo di loro concorde nell'attribuzione anche il Casalis ed il Mallè che chiama però il quadro "il Redentore". Il Baricco e l'Arneudo parlano invece a riguardo del suo soggiorno a Torino, e della sua presenza nel S. Francesco da PAola dei dipinti nel coro e nel convento, in parte ancora conservati. Il quadro fu posto nella cappella della Reale Università allorquando, nel 1818, la Confraternita del Cuor di Gesù ne acquistò il patronato dal Conte Gropello di Borgone, successore dei Garagno di Roccabigliera e ancora vi trovava nel 1858. Il Mallé sottolinea come "al Guidobono rimanga una rapida fattura, per la sua pratica di pittura su creamica". I suoi quadri ad olio presentano la delicatezza del chiaroscuro correggesco e la ricchezza della tavolozza veneziana; qualche influsso caravaggesco si fa pure sentire in lui, trasmessagli dai seguenti di Caravaggio. Infine in lui non mancano influenze di altri genovesi come lo Strozzi, il Vassallo, il Castigline (Grechetto) che egli seppe copiare con grande abilità" (Catalogo della mostra dei pittori genovesi del'600 e'700, Genova 1938). Per la bibliografia si veda G. V. CASTELNOVI, Ricerche per il Guidoboni, in "Emporium", 19 giugno 1956, p. 243; O, DE ROSSI, Nuova guida della città di Torino, Torino 1781, p. 41; G. CASALIS, Dizinario geografico storico-statistico-commerciale degli Stati di S. M. il Re di Sardegna, Torino 1833, vol. XXI, p. 536; L. MALLE' , Le arti figurative in Piemonte, Torino 1974, V. II., p. 68; G. RATTI, R. SOPRANI, Delle vite dei pittori, scultori ed architetti genovesi, Genova 1769, T. II, p. 143; A. BOSIO, La reale chiesa di S. Francesco da Paola e le sue nuove pitture, Torino 1858, p. 11; L. TAMBURINI, Le chiese di Torino dal Rinascimento al Barocco, Torino 1968, p. 144; A. BAUDI DI VESME, Arte in Piemonte dal sec. XVI al sec. XVIII, Torino 1968, p. 570; E. OLIVERO, L'Abbazia Cistercense di S. Maria di Casanova presso Carmagnola, Appendice II "Notizie sopra i pittori Giovanni, Antonio, Bartolomeo, Domenico, Nicola Giodobono, Torino 1939, p. 139. Motivi del restauro eseguito dal Laboratorio Nicola, Aramengo d'Asti (29. 11/ 73). Inarimento e rilascimento delle tele, scrostature di colore, inefficienza dei telai, sudiciume, vecchi restauri e stuccature alterati. Procedimenti di restauri: protezine mediante plastificanti e carta della superficie pittorica, consolidamento del colore; doppia foderatira con tela di canapa e applicazione a telai interinali per le opere di pulitura, revisione e rimozione dei vecchi restauri; revisione e rifacimento delle stuccature. Applicazione a nuovi telai a crociera con chiodi di spansine. Pulitura definitiva e restauro pittorico integrativo. Verniciatura
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100011588
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
- DATA DI COMPILAZIONE 1977
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2007
- ISCRIZIONI sul recto, in alto, sulla croce, entro cartiglio - I.N./ R.I - a pennello - latino
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0