commiato di Cristo dalla Madonna

dipinto, 1690-1710

Gesù è in piedi con una veste rossa, manto azzurro, la Madonna con veste rossa scuro e manto azzurro uguale a quello del figlio. Gli angeli sul fondo portano vesti gialle, verdi e rosse. Lo sfondo è azzurro chiaro, i colori sono luminosi, particolarmente quelli del primo piano

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tela/ pittura a olio
  • ATTRIBUZIONI Guidobono Bartolomeo Detto Prete Savonese (attribuito)
  • LOCALIZZAZIONE Torino (TO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il Ratti e il De Rossi attribuiscono la tela a Bartolomeo Guidobono, chiamandolo però "Flagellazione di Cristo", come forse poteva apparire prima del restauro, quando la scena e le figure in secondo piano apparivano confuse. Dopo di loro, il Casalis è conforme a questa attribuzione iconografica ed il Mallè invece lòo chiama "Commiato diCristo dalla madre". Il quadro, unitamente a quello raffigurante "Gesù nell'orto dei Getzemani" fu posto nella cappella del collegio di S. Francesco da Paola allorquando, nel 1818, la Confraternita del Cuor di Gesù ne acquistò il patronato dal Conte Gropello di Borgone, successore dei Garagno di Roccabigliera. Furono sostituiti con opere di Gio. Comandich detto il Comandù sono ancora assenti dalla collocazione originaria nel 1858. Il Guidobono si distingue anche qui per le sue figure allungate e vivacità di colore. Per la bibliografia si veda G. V. CASTELNOVI, Ricerche per il Guidoboni, in "Emporium", 19 giugno 1956, p. 243; O, DE ROSSI, Nuova guida della città di Torino, Torino 1781, p. 41; G. CASALIS, Dizinario geografico storico-statistico-commerciale degli Stati di S. M. il Re di Sardegna, Torino 1833, vol. XXI, p. 536; L. MALLE' , Le arti figurative in Piemonte, Torino 1974, V. II., p. 68; G. RATTI, R. SOPRANI, Delle vite dei pittori, scultori ed architetti genovesi, Genova 1769, T. II, p. 143; A. BOSIO, La reale chiesa di S. Francesco da Paola e le sue nuove pitture, Torino 1858, p. 11; L. TAMBURINI, Le chiese di Torino dal Rinascimento al Barocco, Torino 1968, p. 144; A. BAUDI DI VESME, Arte in Piemonte dal sec. XVI al sec. XVIII, Torino 1968, p. 570; E. OLIVERO, L'Abbazia Cistercense di S. Maria di Casanova presso Carmagnola, Appendice II "Notizie sopra i pittori Giovanni, Antonio, Bartolomeo, Domenico, Nicola Giodobono, Torino 1939, p. 139. Motivi del restauro eseguito dal Laboratorio Nicola, Aramengo d'Asti (29. 11/ 73). Inarimento e rilascimento delle tele, scrostature di colore, inefficienza dei telai, sudiciume, vecchi restauri e stuccature alterati. Procedimenti di restauri: protezine mediante plastificanti e carta della superficie pittorica, consolidamento del colore; doppia foderatira con tela di canapa e applicazione a telai interinali per le opere di pulitura, revisione e rimozione dei vecchi restauri; revisione e rifacimento delle stuccature; rimozoine delle fenditure. Applicazione a nuovi telai a crociera con chiodi di spansine. Pulitura definitiva e restauro pittorico integrativo. Verniciatura
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100011584
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Torino
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 1977
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2007
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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