altare, opera isolata - bottega Italia settentrionale (primo quarto sec. XVII)

altare,

Doppio zoccolo in marmi bianchi, rossi e neri, su cui, ai lati, si levano, a reggere il cornicione, quattro colonne con fusto liscio di marmo nero a venature grigie con capitello corinzio dorato. Il piano della mensa è sorretto da due colonnine con fusto liscio, in marmo di colore tra il rosso e l'avana, e capitello ionico, in bronzo dorato. Trabeazione liscia con iscrizione centrale su tre righe profilata da testine cherubiche ed elementi a voluta laterali. Timpano triangolare racchiudente una testina cherubica dalla quale si dipartono due festoni di fiori e frutti. Sulla cornice, modinata e aggettante, ai lati del timpano sono scolpiti a tutto tondo due angeli stanti, sotto forma di fanciulli, che con un braccio reggono la stola che ne copre parzialmente il corpo, mentre l'altro braccio, in quello di sinistra è portato al petto e in quello di destra è sollevato verso l'alto

  • OGGETTO altare
  • MATERIA E TECNICA marmo/ scultura/ lucidatura/ levigatura/ trapanatura
    bronzo/ fusione/ doratura
  • AMBITO CULTURALE Bottega Italia Settentrionale
  • LOCALIZZAZIONE Torino (TO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L'altare fu costruito nei primi tempi della fabbrica, nel 1613 circa, contemporaneamente all'altare che gli sta di fronte, di patronato della Compagnia delle Umiliate, e al più antico altare maggiore (cfr. Litterae Annuae Collegii Taurinensis, MDLXXVIII usque ad MDCXXIX, ms. conservato presso la Curia Provinciale torinese della Compagnia di Gesù, anno 1613, fol. 93; A. Monti, Storia della Compagnia di Gesù della Provincia Torinese, Chieri, 1914, vol. I, p. 173). Alla data indicata nelle Litterae Annuae, l'altare risulta già riccamente ornato, tanto da suscitare il compiacimento del duca di Savoia in visita alla chiesa. Fu costruito a spese dei confratelli della Compagnia di S. Paolo che commissionarono anche le decorazioni e gli ornati della cappella. Nonostante alcuni elementi riccamente decorati, come la volta o il tabernacolo che completa l'altare, non coevo, l'altare della cappella di s. Paolo risulta essere il più austero nell'edificio di culto, anche per le tonalità, in prevalenza scure, o attenuate e basse, dei marmi che lo costituiscono. A tale carattere si intona perfettamente la pala, rappresentante il santo titolare, dipinta da Federico Zuccari, sulla scorta di padre Monti scrissero dell'altare e della sua datazione: L. Tamburini, Le chiese di Torino dal rinascimento al barocco, Torino s.d. (1968), p. 49 e nota 28, pp. 49-50; L. Gastaldi, Memorie Storiche del Martirio e del Culto dei SS. Martiri Solutore, Avventore ed Ottavio i protettori più antichi della Città di Torino, Torino, 1880, p. 98, con breve cenno; Brevi cenni storici sulla chiesa dei Santi Martiri in Torino, Torino, s.d. (1928), pp. 47-48. L'iscrizione sulla trabeazione fu, secondo le fonti, dettata dal retore di corte Emanuele Tesauro, cfr. Brevi cenni storici, op. cit., p. 48
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100007964
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Torino
  • ENTE SCHEDATORE Regione Piemonte
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • ISCRIZIONI trabeazione/ al centro - SOCIETAS. S. PAVLI/ IN. NVMERO. PIORVM. OPERVM/ HVNC. ETIAM. PATRONI. CVLTVM. REPONIT - lettere capitali - a solchi - latino
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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