Rito dei #vattienti# a Nocera Terinese

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In occasione del Venerdì Santo un gran numero di persone si raduna nelle strade del paese. Le donne sono vestite di nero, in segno di lutto. Sull’uscio di casa un ragazzo in pantaloncini corti e con il capo cinto da una corona di spine inizia a colpirsi le gambe con il #cardo#. Intervengono le forze dell’ordine che lo invitano a rientrare in casa e a desistere dal continuare. Il #vattiente# però continua a infliggersi colpi e batte quindi il disco insanguinato sullo stipite della porta. Un altro #vattiente# corre per le vie del paese tenendo le mani incrociate all’altezza del polsi, come se fosse incatenato; trascina dietro di sè, legato con una corda, l'#Ecce Homo#, un ragazzino che indossa una corona di spine, reca una croce rivestita di tessuto rosso ed è coperto solo da un panno rosso a mo’ di lunga gonna. Arrivato in fondo ad una scalinata batte con il #cardo# quattro forti colpi sulla parte posteriore della coscia e inizia a strofinarsi la gamba. Infine un terzo #vattiente#, sempre seguito dall’#Ecce Homo#, giunto sulla via principale del paese, seguito da una folla di persone, si colpisce prima una gamba e poi l'altra lasciando sul bordo del marciapiede visibili tracce di sangue

  • OGGETTO rito dei #vattienti# a nocera terinese
  • CLASSIFICAZIONE FESTA-CERIMONIA
  • LOCALIZZAZIONE Nocera Terinese (CZ)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il rito dei #vattienti# si svolge ogni anno tra il Venerdì e il Sabato Santo a Nocera Terinese, un piccolo paesino nella provincia di Catanzaro. Secondo le fonti bibliografiche il rito trae la sua origine dalla pratica dell'autoflagellazione che si diffuse, a partire dal Medioevo, per fare penitenza, espiare i peccati e celebrare il sacrificio di Cristo. La tesi più accreditata spiega come durante la cerimonia Cristo sia rappresentato da due figure: il #vattiente#, che impersona il Cristo flagellato ricoperto di piaghe e sangue, e l'#Ecce Homo#, che lo rappresenta dopo la flagellazione. L'unicità della rappresentazione è riprodotta attraverso la cordicella con la quale l'#Ecce Homo# è legato al #vattiente#. Gli strumenti utilizzati dal flagellante sono la #rosa# e il #cardo#, che vengono battuti sulle cosce e sulle gambe. La #rosa# è un disco di sughero, di circa 10 cm di diametro e con spessore di 3 cm, levigato su una faccia, che serve ad alleviare il dolore sulle parti che subiscono l'autoflagellazione e a ripulirle dal sangue che ne fuoriesce. Il #cardo#, anche esso fatto di sughero, ha le stesse dimensioni della #rosa#, ma su una faccia vi sono infisse 13 schegge di vetro dette #lanze#. Le #lanze# simboleggiano Cristo e i suoi dodici Apostoli. Il film dal quale è stato estratto il documento audiovisivo (Mondo Cane, 1962) è stato girato in Calabria negli anni ’60 del secolo scorso, periodo durante il quale la chiesa cattolica aveva preso le distanze dal rito e tentava in tutti i modi di contrastarlo
  • TIPOLOGIA SCHEDA Modulo informativo
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 18-ICCD_MODI_1876029345441
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione
  • ENTE SCHEDATORE Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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