centro storico, di mezzacosta, spontaneo, agricolo, Nocera Terinese, Nocera della Pietra della Nave (denominazione storica, XIX d.C.), Nuceriae (denominazione storica), Nucria (denominazione originaria, IV-III a.C.), Noucrinon (denominazione originaria, IV-III a.C.) (XI)

Nocera Terinese, XI

Osservando l'andamento urbano del centro storico è subito riconoscibile il nucleo di primo impianto, ovvero quella parte oggi identificata con il rione Motta, ad andamento concentrico intorno alla chiesa di Santa Maria della Pietà, la più antica del centro, con portale finemente decorato. A partire da tale nucleo, poi, il centro storico si è sviluppato in accrescimento con andamento di contro crinale seguendo le naturali orografie. Il centro si compone di più rioni: Motta, Santa Caterina-Chianarella; Valle; Cappuccini-Castello; San Giovanni-Canale; San Francesco; Rupe; Vivieri. Dell'impianto medievale-difensivo che un tempo caratterizzava il centro resta ben poco: il Castello è stato completamente demolito per la costruzione del Convento dei Padri Cappuccini mentre delle due torri soltanto quella detta il Torrazzo è visibile, l'altra è ridotta allo stato di rudere

  • OGGETTO centro storico di mezzacosta, spontaneo, agricolo
  • CARATTERI AMBIENTALI Nocera Terinese sorge nella valle del fiume Savuto, tra il torrente Rivale, ubicato a Sud del centro abitato ed il Fiume della Coda, ubicato ad Est del centro. Si sviluppa su un promontorio in un ambiente collinare, se pur rientri nel contesto costiero tirrenico in quanto sorto a difesa della linea di costa
  • LOCALIZZAZIONE Nocera Terinese (CZ) - Calabria , ITALIA
  • INDIRIZZO Corso E. Ventura, Nocera Terinese (CZ)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Le frequentazioni nel territorio risalgono ad epoche molto antiche come testimoniano le evidenze archeologiche. Durante la dominazione Normanna, sull'estremo ciglio della collina più elevata, venne costruito il Castello. Il nucleo più antico di Nocera Terinese risulta essere quello sorto sulla collinetta e denominato Rivellino o Rione Motta. In questo rione è presente anche la più antica Chiesa del paese intitolata a Santa Maria della Pietà che si pensa sia sorta su un tempio dedicato al dio Bacco. Di grande interesse storico risulta essere il suo portale ligneo con raffigurazioni di sirene, angeli e quelle, ormai andate perdute, di tralci di vite e frutta. La data riportata sulla campana è 1407 ma, molto probabilmente, la costruzione della Chiesa è da considerarsi precedente. Durante la dominazione sveva (1189-1266) passò a far parte della Badia Benedettina di S.Eufemia. Il passaggio a detta Badia è provato da un documento, redatto nell'anno 1240 ai tempi di Federico II di Svevia, dal notaio Jacobo de Bonita. In questo documento, riportato integralmente da Tommaso Morelli (1847) nel suo libro "Cenni storici intorno alle colonie greco-calabre", viene fatto riferimento non solo al feudo di Nocera, ma anche al suo porto definito di Nave di Arata. Ai tempi della dominazione angioina, il centro aveva, così come risulta da un documento redatto durante il regno di Giovanna I conservato presso l'Archivio di Stato di Napoli, circa 1500 abitanti ed un territorio assai vasto, che confinava con quello di Amantea. Nel corso della dominazione degli Aragonesi (1442-1502), fu un centro agricolo assai florido e importante. La dominazione influì sulla sua evoluzione artistica. A tale periodo risalgono, infatti, i lavori di costruzione della Chiesa di San Francesco d'Assisi con l'annesso Convento e quelli di ultimazione della Chiesa di San Martino. Nell'anno 1506, all'inizio della dominazione spagnola (1504-1734), passò assieme a tutti gli altri possedimenti della Badia di S. Eufemia al Baliaggio di Capua, diretto dal Sovrano Ordine Militare di Malta e di S. Giovanni Battista. Verso l'anno 1550, al tempo di Carlo V e del suo vicerè Don Pietro Toledo, il territorio di Nocera fu dotato di torri di avvistamento (Torre di San Giuseppe al Savuto, di Saporito al Casale, di Pano della Tirena, di Gullieri, di Pietra della Nave). In questo periodo si formano i rioni di via Castello, via S. Sofia, piazza S. Giovanni, via Canale, via S. Francesco, via S. Caterina. Verso la fine del 1600, ai tempi del vicerè Don Rodrigo Ponce de Leon, al nome Nocera fu aggiunta la dicitura "della Pietra della Nave". Con il nuovo ordinamento amministrativo, susseguito alla caduta del regime Borbonico, il nome "Nocera della Pietra della Nave", nell'anno 1863 venne mutato in quello di "Nocera Terinese"
  • TIPOLOGIA SCHEDA Scheda anagrafica
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà mista
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1800174409
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le Province di Catanzaro e Crotone
  • ENTE SCHEDATORE Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione
  • DOCUMENTAZIONE GRAFICA (1)
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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