#Processione dei Misteri# di Bitonto: vestizione dei simulacri e degli #statuìire#

XXI

La vestizione dei simulacri è stata eseguita nei giorni che hanno preceduto il Venerdì Santo. La vestizione dell’#Addolorata# è avvenuta il quinto mercoledì di Quaresima, il 14 di marzo; il giorno precedente i portatori si sono impegnati a rimuovere l’immagine dalla nicchia che la ospitava, e, nella stessa circostanza, hanno reso un omaggio floreale alla Vergine mentre i devoti hanno animato un sentito momento di preghiera. La vestizione è iniziata alle ore 16.00 ed è continuata a porte chiuse, almeno nella prima fase, all’interno della #Cappella dei Misteri#. Il rito della vestizione dell’#Addolorata# è stato, come ogni anno, riservato alle consorelle. L’abbigliamento del tempo ordinario del manichino è stato sostituito con le vesti da cerimonia: sono state … la biancheria intima (canotta, mutandoni, sottoveste, sottogonna), il bustino, il gonnellone. Terminata questa operazione, si sono aperte le porte della Cappella per consentire agli astanti di seguire le ultime fasi della vestizione, con l’apposizione del velo di pizzo, della fascia in seta nera con ricamo d’oro, del fazzoletto e dell’#abitino#. È stata infine sostituita la corona del tempo ordinario, in lega metallica, con un diadema argenteo. Il Sabato di Passione, il 24 marzo, sono stati traslati dalla #Cappella dei Misteri# il gruppo statuario del #Calvario#, composto dal #Crocifisso# e dai simulacri della #Vergine# e di #San Giovanni#, e la culla detta #naca# con #Cristo deposto#: in questa fase, è stata recitata la preghiera delle cosiddette #Sette Offerte#. Contestualmente è stata portata a compimento la preparazione della base dell’#Addolorata# con l’allestimento della #piramide# in cera, composta da 111 candele che arderanno intorno al simulacro durante la #Processione dei Misteri#. In questa fase ha avuto inizio la vestizione “spirituale” dei portatori, che hanno vissuto una sorta di anteprima dell’intima fatica che poi li accompagnerà durante la processione. La preparazione spirituale interessa anche gli altri presenti. In questa circostanza, infatti, i portatori hanno avuto cura di sfiorare le immagini sacre con scampoli di tessuto offerti dai presenti; ognuno dei devoti li custodirà pietosamente in forma propiziatoria per tutto l’anno. Sempre durante il Sabato Santo si è provveduto ad approntare la #naca# mediante la sostituzione del materassino, del sudario, del cuscino in velluto amaranto con gli stessi indumenti di color bianco, confezionati con stoffa di seta ricamata in oro, nonché del perizoma di seta bianca ricamato in oro. La #vestizione# del portatore della #naca# è iniziata alle ore 4.00 del Venerdì Santo 30/03/2018 nel silenzio delle sua casa materna. Il portatore ha indossato per prima cosa pantaloni e scarpe neri e poi canottiera al contrario (per evitare lo sfregamento delle cuciture sull’omero) prima di essere aiutato dalla madre ad essere #fasseute# ovvero fasciato. Dal cassetto più segreto del comò di casa la madre del portatore ha preso la scatola che contiene le fasce di tessuto rigido della larghezza di 20 cm circa, quelle stesse fasce che servivano per fasciare i neonati decenni or sono. La tela era arrotolata su se stessa ed era rigida di bucato lavato a mano e inamidato. L'odore di bucato fresco e di cassetto del comò mai aperto si è di colpo fusa con l'odore di dopobarba, con l'identica fragranza che usava il padre del portatore che era anch’egli #statuìire#. La madre del portatore, mentre fascia il figlio, è attenta a non far creare pieghe della tela che potrebbero arrossare il corpo; usa inoltre molta cura nel tirare con colpi secchi e ben assestati le stesse fasce per irrigidire e mantenere opportunamente compresso il torace. A seguire il portatore ha indossato un busto a protezione della zona lombare. Ha poi indossato la camicia bianca, le bretelle, il cappotto che è una sorta di #redingote# detto #stifelius# e infine il papillon. L’operazione è durata in tutto 15 minuti. È importante che venga fatta lentamente per tendere bene le fasce. Durante la vestizione sia il portatore che la madre si sono raccolti privatamente in preghiera. Il portatore ha cantato un passo della #Via Crucis#. A fine processione la madre provvederà a #sfasseu# il portatore silenziosamente cioè a togliere le ripone a lavare a mano e a alleviare qualche piccolo arrossamento spalmando olio di oliva

  • OGGETTO #processione dei misteri# di bitonto: vestizione dei simulacri e degli #statuìire#
  • CLASSIFICAZIONE TECNICHE
  • LOCALIZZAZIONE Bitonto (BA)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La pratica dello #stifelius# degli #statuìire# è documentata a partire dalla metà del XX secolo, anche se non si conosce una data di inizio precisa. Precedentemente a questi anni i portatori indossavano il camice confraternale come testimonia un disegno ad inchiostro su carta realizzato nel 1898 da un bitontino, Francesco Panessa. Il disegno lungo circa 2 metri illustra la #Processione dei Misteri# evidenziando lo stesso ordine ancora in voga, con la banda, come ben si evidenzia nella monografia curata dalla prof.ssa Carmela Minenna, che dedica un’approfondita analisi al disegno (BIBR: MINENNA 2014: 24-29). Appare interessante che tutti i confratelli indossino camice, mozzetta della confraternita, corona, mentre in mano stringono l’immancabile cero votivo. Seconda la memoria orale dei più anziani, lo #stifelius# era in un primo momento riservato ai portatori dell’#Addolorata#; solo a partire dagli anni ’60 del secolo scorso sarebbe stato esteso ai portatori della #naca# e del #Calvario#
  • TIPOLOGIA SCHEDA Modulo informativo
  • AUTORE DELLA FOTOGRAFIA Bastiani, Nicola
    Carbone, Savino
    Frascella, Annamaria
    Ferrovecchio, Domenico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 16-ICCD_MODI_1862899039451
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione
  • ENTE SCHEDATORE Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione
  • DOCUMENTAZIONE SONORA file digitale (1)
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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