Il giorno 16 gennaio 2020 una piccola folla comincia a radunarsi sul sagrato della chiesa abbaziale di San Martino già al tramonto, conducendo con sé i propri amici, e attende l’inizio del rito, cercando di tenerli a bada. A conclusione della funzione vespertina dedicata al Santo, il ministro esce dalla chiesa e procede alla benedizione seguendo la forma indicata nel Benedizionale elaborato dalla Conferenza Episcopale Italiana nel 1992. Il Benedizionale ricorda nella Premessa come molti animali siano partecipi in qualche modo della vita degli uomini, per disposizione della stessa provvidenza del Creatore (CEI 1992). Il ministro dà inizio al rito e invoca la benedizione di Dio, per intercessione di Sant’Antonio, rendendo grazie al Signore e aspergendo gli animali con l’acqua benedetta