Festa di #Sant'Antuono# : La sfilata delle #battuglie di pastellessa#
Il giorno 17 gennaio 2020 si è svolta la #sfilata delle battuglie di pastellessa# alle ore 9:30 #dall’area Mercato#, diciotto carri, adornati con frasche, palme, teli di canapa, e grandi maschere, vengono trainati da trattori agricoli, per le vie di Macerata Campania, al ritmo dei suoni delle #battuglie di pastellessa#. Su ogni carro il cosiddetto #carro di Sant'Antuono# si trova un complesso di suonatori #battuglia di pastellessa# formato da: un #capobattuglia# che dirige l’intera esecuzione, uno o più cantanti, un numero variabile di #bottari#. La sfilata effettua una breve sosta, a Piazza De Gasperi per consentire lo spettacolo pirotecnico dei #fuochi pirotecnici figurati# che ha luogo, a mezzogiorno. Una grande folla si raduna per assistere ai fuochi, mentre arriva la musica dai carri che attendono di riprendere a sfilare. Il corteo riparte e raggiunge via Gobetti. Da qui, nel pomeriggio, i carri si avviano fino a toccare di nuovo piazza De Gasperi, dove le #battuglie# eseguono l’ultima esibizione dell’anno
- OGGETTO festa di #sant'antuono# : la sfilata delle #battuglie di pastellessa#
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CLASSIFICAZIONE
FESTA-CERIMONIA
- LOCALIZZAZIONE Macerata Campania (CE)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La #sfilata delle battuglie di pastellessa#, ovvero dei carri, rappresenta un momento essenziale ed esplicativo della religiosità popolare nel complesso meccanismo che è la festa di #Sant’Antuono# a Macerata Campania. E' opportuno soffermarsi sul processo che negli anni ha portato significativi cambiamenti, rendendola una delle attrazioni popolari più seguite della Campania. Fino agli inizi degli anni Settanta del Novecento, la sfilata ha mantenuto l’aspetto tradizionale legato al culto del Santo. I carri – adornati con frasche, palme, e teli di canapa, trainati da cavalli o buoi – erano composti dal #capobattuglia# che dirigeva l’intera esecuzione, i cantanti e i #bottari#, ossia i percussionisti che eseguivano i ritmi tradizionali con botti, #tinelli# e #fauciuni#, rispettivamente tini e falci. Proprio in quel periodo la sfilata ha subito un lento declino probabilmente causata dallo scarso interesse dei cittadini, ma rimase sempre attiva seppur meno partecipata. Lentamente, grazie anche all’incentivo di alcune personalità di spicco del territorio maceratese, come l’abate don Gennaro Iodice, il rito ha riacquistato forza e consenso. Dalle testimonianze dei protagonisti del tempo e dai loro archivi fotografici privati, si può dedurre che, a partire dal 1979, il numero e le misure dei carri cresce in modo esponenziale, fino all’ utilizzo di veicoli a motore, ad esempio i trattori, di dimensioni sempre più grandi. Nel corso dell’ultimo quarantennio si è assistito ad una radicale reinterpretazione della sfilata dei carri che, oltre ai naturali cambiamenti dovuti all’avanzare dell’industrializzazione e della tecnologia, ha visto l’acquisizione di nuovi elementi, sia estetici che sonori. Alcuni carri hanno mantenuto una forma classica, altri hanno inserito maschere e modificato la struttura primordiale del carro, avvicinandosi spesso ad uno stile carnevalesco, amplificando in tal modo lo sfarzo e la dimensione di questo evento (BIBR Santi 2020: pp. 58-61). Grandi sono state le innovazioni a livello sonoro, infatti la sperimentazione e contaminazione ritmica e musicale che ha interessato le #battuglie di pastellessa# negli anni recenti, nonché le canzoni originali scritte e composte per la festa o l’appropriazione e gli arrangiamenti adattati ai ritmi maceratesi, hanno avuto come risultato l’introduzione negli ensemble festivi di nuovi strumenti che arricchiscono la componente melodica, raramente quella ritmica monopolizzata da botti, tini e falci, delle esecuzioni. Si segnalano come nuovi strumenti, per la maggior parte attinti dall’organologia della musica di tradizione orale campana: chitarra, mandolino, fisarmonica, armonica a bocca, #ciaramella#, #castagnette#, violino, batteria, fischietto. La presenza di altri strumenti si verifica principalmente nelle #battuglie# che ripropongono brani del repertorio tradizionale campano o componimenti editati su cd o riproposti in spettacoli itineranti. (BIBR Santi 2020: pp. 77-80)
- TIPOLOGIA SCHEDA Modulo informativo
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AUTORE DELLA FOTOGRAFIA
Fusco Ciro - ANSA
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 15-ICCD_MODI_0663755953851
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Caserta e Benevento
- ENTE SCHEDATORE Università degli studi della Campania "Luigi Vanvitelli"
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0