Processione del Venerdì Santo di Procida: realizzazione del #Mistero L’Ultima Cena#
Il gruppo di costruttori del #Mistero L’Ultima Cena# si è riunito a partire dagli inizi di novembre a cadenza settimanale per mettere su carta il progetto complessivo dell’opera. Vi hanno lavorato circa 20 costruttori di età dai 18 ai 50 anni, uomini e donne, conosciuti come #Gruppo del Panettiere#. La costruzione del #Mistero# ha avuto inizio il Mercoledì delle Ceneri presso i locali dell’ex carcere di Terra Murata messi a disposizione dall’amministrazione comunale. Il titolo del #Mistero# realizzato è stato: #Fate questo in memoria di me#. Il gruppo di lavoro ha realizzato dapprima la base, alta 50 cm in, legno vivo; ai due lati sono state apposte le #sdanghe# in ferro per consentire ai portatori di avere una barra per il trasporto a braccia. Ha fatto poi seguito la costruzione di 12 colonne su cui poggiano 3 volte a crociera. All’interno della prima volta i costruttori hanno collocato la figura di un cigno in polistirolo; nella seconda volta tre figure umane, due adulti e una bambina; tra la seconda e la terza volta hanno inserito due pesci spada fissati in verticale sulla base; nella terza e ultima volta il Cristo crocifisso. Il #Mistero# così realizzato ha raggiunto 10 metri di lunghezza per 1.80 metri di larghezza e 4 metri di altezza. Durante la notte del Giovedì Santo il gruppo ha lavorato ad allestire il piano della base con fiori, pesce, frutta verdura, pane, spighe; il cigno in polistirolo è stato quindi completamente ricoperto di frutta. I lati della base sono stati infine coperti da teli di juta. Alle 7 del mattino del Venerdì Santo i costruttori e i portatori hanno lasciato i locali dell’ex carcere e portato a braccia il #Mistero# in piazza d’Armi in attesa della #chiamata#
- OGGETTO processione del venerdì santo di procida: realizzazione del #mistero l’ultima cena#
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CLASSIFICAZIONE
TECNICHE
- LOCALIZZAZIONE Procida (NA)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE I primi #Misteri# ad essere presenti nella tradizione del Venerdì Santo di Procida sono stati i #Misteri fissi#, ovvero realizzazioni in cartapesta (circa 2 metri di altezza per 2 metri di lunghezza) che riproducono i momenti più salienti della Passione di Cristo portati a spalla dai confratelli durante la Processione del Venerdì Santo. Furono commissionati dalla Congrega dei #Turchini# negli anni ’50 del secolo scorso ad un laboratorio di #cartapestai# del Salento a fronte di una donazione ricevuta da un comandante di bastimenti procidani emigrato negli Stati Uniti d’America. Accanto ai #Misteri fissi# sono sempre stati presenti nella Processione del Venerdì Santo i simboli della Passione, realizzati dalle famiglie dell’isola e portati in processione da gruppi di bambini o adulti. A partire dalla seconda metà del secolo scorso i #Misteri# hanno subito una lunga evoluzione fino a trasformarsi in tavole iconografiche, realizzate ogni anno da ragazzi e adulti dell’isola, che rappresentano scene tratte dalle Antiche scritture. I primi Misteri rappresentavano i seguenti passi: #L’Agnello#, #L’Impiccagione di Giuda#, #Il Buon Pastore#, #L’Ultima Cena# e #Il Calvario#; avevano una dimensione contenuta, circa 4 o 5 metri di lunghezza per 2 metri di altezza e venivano trasportati a braccia dagli stessi costruttori. Venivano creati negli androni dei palazzi storici dell’isola e la costruzione era finanziata esclusivamente dai costruttori stessi. I materiali utilizzati erano poveri e di risulta, principalmente carta, legno e collanti preparati in casa. Molto particolare era #L’Ultima Cena#, realizzata con carta crespa arricciata di colore bianco e azzurro o bianco e rosso, che veniva apposta con degli spilli su colonne rivestite e tenute insieme dai #cierchi#, ovvero le cerchiature delle botti. Le #tavole# venivano apparecchiate con piatti, bicchieri e posate su tovaglie in lino che provenivano dai corredi delle giovani donne procidane. Si utilizzavano pesci economici, principalmente cefali, che venivano leggermente arrostiti per fargli assumere una colorazione ambrata. Nei piatti veniva poi versata la #giardiniera procidana#, verdure dell’isola di accompagnamento. Sul cibo veniva versato un intingolo di aceto molto intenso e penetrante. Negli anni ’60 del secolo scorso i giovani dell’isola hanno cominciato a realizzare #Misteri# di dimensioni maggiori, circa 10 metri di lunghezza e 4 di altezza, e a rappresentare passi e scene nuove dell’Antico e del Nuovo Testamento. Hanno fatto così la loro comparsa #Il Giudizio Universale#, #Le Nozze di Cana#, #La pesca miracolosa#, #La Caduta#, #La Deposizione#, #La Crocifissione# e #La Resurrezione#. I #Misteri# che partecipano ogni anno alla Processione del Venerdì Santo sono circa 45 e variano in funzione dei gruppi di costruttori, dei temi rappresentati e dei materiali utilizzati. Oggi vengono utilizzati materiali leggeri e facilmente reperibili, come il polistirolo e l’argilla, e viene anche fatto uso della tecnologia per riprodurre in 3D immagini sacre e altri simboli
- TIPOLOGIA SCHEDA Modulo informativo
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AUTORE DELLA FOTOGRAFIA
Vision Studio Procida
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 15-ICCD_MODI_2631504653561
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione
- ENTE SCHEDATORE Associazione Nazionale "Europassione per l’Italia"
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0