molino a cilindro

sec. XIX

Si tratta di una vasca ovale a bordo alto, divisa da una sottile parete longitudinale posta al centro, in due sezioni comunicanti. In una di queste il fondo è parzialmente rialzato al centro e fornito di lame di acciaio fisse. Al di sopra delle lame è montato un cilindro di ferro armato su tutta la circonferenza anch'esso da lame di acciaio sporgenti. Il cilindro è coperto da un cassettone di legno. Al cilindro è collegata una puleggia situata all'esterno della vasca. Sul bordo della vasca è applicato un rubinetto per l'acqua e sul fondo vi è un buco con un tappo di ferro

  • OGGETTO molino a cilindro
  • MATERIA E TECNICA ACCIAIO
    FERRO
    LEGNO
    PIETRA
    fusione
    INTAGLIO
    SCALPELLATURA
  • MISURE Altezza: 63 cm
    Lunghezza: 370 cm
    Larghezza: 130 cm
  • AMBITO CULTURALE Bottega Campana
  • LOCALIZZAZIONE Tramonti (SA)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il mulino a cilindro è una macchina per la raffinazione degli stracci, ma nella cartiera in esame è adoperato soprattutto per una ulteriore raffinazione della carta da macero, dopo che essa è già stata #spappolata# nella macina. A seconda delle due diverse materie prime, si utilizzano due differenti vasche di deposito collegate al mulino. Nel primo caso (lavorazione con gli stracci) si usa una vasca di deposito situata accanto al mulino: qui la pasta ottenuta dalla raffinazione viene versata mediante un condotto con una chiusa che si trova sul fondo della vasca (ora essa è murata). Da questa vasca poi si preleva la pasta per le successive fasi della lavorazione (gli stracci erano la materia prima principale vari anni fa). Per la raffinazione della carta da macero si usa invece la macina. Attraverso un canale a cielo aperto si fa scorrere la pasta da quest'ultima al mulino dove viene raffinata una seconda volta. Da qui, aprendo il tappo, la pasta passa in una conduttura collegata ad %
  • TIPOLOGIA SCHEDA Beni demoetnoantropologici materiali
  • FUNZIONE E MODALITÀ D'USO serve a sfilacciare e raffinare gli stracci (o anche carta macera) per la produzione della carta
    Il cilindro è mosso idraulicamente da una ruota attraverso due pulegge: una è collegata alla ruota, l'altra è esterna alla vasca. Gli stracci vengono sfilacciati e raffinati dalle lame di acciaio e si trasformano in pasta con l'acqua. La rotazione del cilindro inoltre determina la circolazione della pasta: il piano inclinato al di sotto del cilindro facilita la circolazione che avviene per caduta, una volta che la pasta ha superato il rialzamento
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà privata
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1500061669
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Salerno e Avellino
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Salerno e Avellino
  • DATA DI COMPILAZIONE 1984
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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