mortaio
sec. XX
Utensile strutturalmente cilindrico ricavato dalla escavazione manuale di un tronco d'albero. Orlo rafforzato da una fascia di ferro. Il pestello, molto lungo, è una sorta di bastone con le due estremità evidenziate a cilindro irregolare
- OGGETTO mortaio
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MATERIA E TECNICA
FERRO
LEGNO
sagomatura
scultura
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MISURE
Altezza: 65
Lunghezza: 85
- AMBITO CULTURALE Ambito Abruzzese
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo delle Genti D'Abruzzo
- LOCALIZZAZIONE Bagno Borbonico
- INDIRIZZO Via delle Caserme n.22, 65127 Pescara (PE), Pescara (PE)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Questo mortaio dalle notevoli dimensioni e dalla conformazione alquanto primitiva era utilizzato dai condini per triturare una molteplicità di sostanze alimentari. Nell'area abruzzese era maggiormente usato per pestare grossolanamente il farro, una varietà di frumento che rientrava nella composizione di una tipica minestra contadina. Esso era ulteriormente adibito alla triturazione del peperoncino secco, sia dolce che piccante, usato per insaporire gli insaccati di produzione casalinga come salami e salsicce
- TIPOLOGIA SCHEDA Beni demoetnoantropologici materiali
- FUNZIONE E MODALITÀ D'USO triturazione dei peperoni secchinon rilevata
- CRONOLOGIA D'USO sec. XX
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente locale
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1300026979
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici dell'Abruzzo
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni ambientali architettonici artistici e storici dell'Abruzzo
- DATA DI COMPILAZIONE 1986
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2005
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0