"Era la serie Roma marrone, non ricordo il nome della carta ma era marrone. E mi ricordo che Ferruccio, se adesso ritorno indietro nel tempo penso che stavo facendo il cartone e non stavo facendo la carta, perché ovviamente all’inizio… la vergata è una delle carte più difficili, anche se sembra più facile, perché è veloce, si fanno 300 fogli l’ora. Significa che uno immerge la forma, esce, versa, due botte ed è fatto il foglio. Quindi, devi essere perfetto in questo movimento perché, se uno non esce bene, non fa la versata bene, il foglio non viene bene. Per cui, sembra più facile perché è veloce, in effetti è molto più complicato. E mi ricordo che i primi fogli… però lui non mi ha mai detto “non va bene”, questo io me lo ricordo molto bene, diceva “dai, dai, adesso non ti preoccupà perché il tino è consistente, dopo, piano, piano…” e io, mi ha caricato, sempre di più, fino a che, alla fine, dopo qualche giorno incominciavo a fare fogli di carta dalla grammatura giusta. E mi ricordo che diceva “vedi che bella carta che fa!” agli altri, e allora questo mi ha stimolato sempre di più. Da lì, poi, sono partito con i fogli di laurea. Però il primo foglio che ho fatto era la serie Roma, marrone" (IPCI_Fabriano_019_A001)