Arte della carta filigranata di Fabriano: Saperi intorno la tecnica di produzione della forma velina punzonata (filigrana artistica o chiaro-scuro)

XXI inizio

“Questa filigrana è davvero un'opera d'arte che vive con la luce. Come ottengo un modulo di lavorazione così complesso? Si parte da un’incisione su cera che l’artista fa seguendo la logica della luce. Non è un bassorilievo, ma si scava o si lascia più spessa la cera a seconda dell’effetto con la luce, quindi io ottengo la stessa immagine che voglio sulla carta su questa lastra di cera”. A partire di primi anni del XX secolo, per la tecnica della preparazione dei punzoni gli artigiani fabrianesi hanno utilizzato il processo elettrochimico di galvanoplastica. Dall'originale in cera, per mezzo di un bagno galvanico, vengono ricavati un positivo e un negativo in rame che, a loro volta, servono a trasferire per pressione l’immagine sulla tela metallica. ”Ottengo così uno stampo e un controstampo in rame che, però, per resistere alla pressione meccanica deve essere piombato nel retro. Quindi con queste due parti io ho un punzone con cui riesco a deformare la tela di formazione, e la tela velina non sarà più piatta, ma avrà un piano carta, delle aree sotto il piano della carta in cui si depositano più fibre, e quelli sono gli scuri, e delle are sopra il piano della carta in cui si depositano meno fibre, e quelli sono i chiari” (IPCI_Fabriano_011_Y002)

  • OGGETTO arte della carta filigranata di fabriano: saperi intorno la tecnica di produzione della forma velina punzonata (filigrana artistica o chiaro-scuro)
  • CLASSIFICAZIONE SAPERI
  • LOCALIZZAZIONE Fabriano (AN)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il punzone per realizzare una #forma# velina, impiegato per la realizzazione della carta filigranata in chiaro-scuro, può essere di diversa fattura: legno, bronzo o rame. E' quasi certo che i primi punzoni furono approntati, nella metà del XIX secolo, scolpendo l'immagine in positivo sulla superficie di una tavoletta di legno duro (noce, ciliegio, bosso). Ponendo sopra il punzone così preparato la tela di bronzo, previamente ricotta, ed eseguendo con attenzione una battitura tra i due elementi con apposito martello e cuscinetto di feltro, l'immagine si riproduce sulla tela. Prendendo spunto dalla fusione delle sculture in bronzo, nella seconda metà del 1800 si passa alla tecnica della “cera perduta”. Essa consiste nell'incidere contro luce una lastra di cera. L'incisore asportando la cera con appositi bulini, crea piani e tratti più o meno elevati determinando così tutte le minime sfumature che compongono l'immagine (Castagnari, 2016)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Modulo informativo
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 11-ICCD_MODI_3658248912851
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio delle Marche
  • ENTE SCHEDATORE Fondazione Fedrigoni Fabriano
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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