Spada del Maestro di Campo (Arma di scena del Corteo Storico della Repubblica Fiorentina / Spada del Maestro di Campo, bene complesso/ insieme)

2021 - 2021

La striscia si compone di lama e impugnatura, con coccia a copertura della mano

  • OGGETTO arma di scena del corteo storico della repubblica fiorentina / spada del maestro di campo arma di scena realizzata per fini di rievocazione storica
  • MATERIA E TECNICA materiali vari
    tecniche varie
  • MISURE Misura del bene culturale 0901390608: 113x25 cm
  • CLASSIFICAZIONE STRUMENTI E ACCESSORI/ ARMI E ARMATURE
  • AMBITO CULTURALE Manifattura Fiorentina
  • ATTRIBUZIONI Non Noto (laboratorio)
  • ALTRE ATTRIBUZIONI Non Noto (laboratorio)
  • LOCALIZZAZIONE Firenze (FI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE I costumi, le armi e le armature fanno parte della collezione del Corteo Storico della Repubblica Fiorentina, nato in occasione della rievocazione storica del Calcio Storico Fiorentino, un gioco di palla rinascimentale, organizzata dal Comune di Firenze nella sua forma attuale nel 1930 (BIBR: NARDINI 2020, ZINANNI 2019, CARRATU’ 2018, FROST 2018, SAVELLI 2013, ARTUSI 2011, LASANSKY 2004, 1999, ARTUSI – SOTTANI 1989, GANDI 1936, LENSI 1931). La manifestazione, che vede oggi competere in un torneo a eliminazione diretta le quattro squadre rappresentanti i “quartieri storici” della città, si svolge ogni anno in giugno, con finale in occasione della festa patronale della città di Firenze. Nel contesto del torneo, il Corteo rappresenta la milizia e alcune delle istituzioni cittadine della Repubblica fiorentina (1527-1530), e ha il ruolo di introdurre le partite, con una sfilata a passo di marcia in costumi rinascimentali lungo le vie e le piazze del centro storico della città. Grazie alla sua performance rievocativa, la sfilata del Corteo fornisce al gioco la sua legittimità storica e la sua cornice rievocativa (BIBR: NARDINI 2020). Il fatto che la sfilata si svolga lungo le vie del centro storico di Firenze (e che le partite si giochino nelle sue piazze principali, e con continuità negli ultimi decenni nella piazza in cui si era svolto l’evento originario cui la rievocazione fa riferimento, la “partita dell’assedio” del 1530, Piazza Santa Croce, che reca tra l’altro testimonianze visibili dell’antico gioco rinascimentale del calcio fiorentino) non è un mero dettaglio scenografico, ma un aspetto centrale, costitutivo del valore della manifestazione, della sua rappresentatività nei confronti di una rappresentazione dell’“identità territoriale”, e del connesso legame con la storia della città, inscritta in quelle vie, in quelle piazze e in quei monumenti attraverso la logica del “patrimonio” (BIBR: NARDINI 2020). Svolgendosi nei luoghi centrali della storia e della gloria fiorentina, il Torneo del Calcio Storico sancisce insomma il legame tra attualità e storia, nonché quello tra gli aspetti “materiali” (le piazze, i palazzi, i monumenti del centro storico) e quelli “immateriali” (le “tradizioni”, i saperi, le gestualità, le reti sociali, le appartenenze…) del “patrimonio” della città. La manifestazione perderebbe la sua autenticità e i suoi legami con la storia qualora si svolgesse in altra sede – in una sede cioè priva di evidenti legami architettonici, artistici e “patrimoniali” con la storia e l’identità cittadine. Come ha rilevato Thomas Renard (BIBR: RENARD 2017, p. 118), l’architettura nelle rievocazioni storiche (il Centro Storico di Firenze in questo caso) è più di una mera “scenografia” per la messa in scena di un episodio o dell’identità locale, dal momento che essa contribuisce in maniera determinante a dare forma e significato, attraverso le logiche e i processi di “patrimonializzazione”, al sentimento di appartenenza e ai processi di definizione di quella identità. Nel tempo, il Corteo ha acquisito una relativa indipendenza da quella che rimane ancora oggi la manifestazione più importante cui prende parte, e in formazione ridotta presenzia con funzioni scenografiche e di rappresentanza a molte delle altre manifestazioni organizzate dal Comune di Firenze nel corso dell’anno. A oggi, esso sfila nella sua formazione completa solo in occasione del Torneo del Calcio Storico di San Giovanni. I costumi in dotazione al Corteo, di proprietà del Comune di Firenze, hanno un valore storico-artistico e un pregio artigianale (BIBR: ZINANNI 2019). Si tratta di beni materiali di particolare interesse etno-antropologico, per tutte le ragioni emerse dalla ricerca etnografica volta alla documentazione degli aspetti di interesse etnoantropologico del Corteo Storico della Repubblica Fiorentina e del Calcio Storico (BIBR: NARDINI 2020, pp. 136-sgg.). In particolare, sembra qui utile evidenziare come i costumi, confezionati fino agli anni più recenti da laboratori sartoriali fiorentini, rappresentino beni che connettono, sia da un punto di vista materiale (economico, produttivo, artigianale, lavorativo eccetera) che simbolico (“immateriale”) la realtà del Corteo della Repubblica Fiorentina e del Calcio Storico con il tessuto sociale della città, o se non altro con una idealizzazione nostalgica del tessuto sociale della città, fatto di conoscenze e di saperi artigianali di cui si lamenta adesso la perdita a favore della colonizzazione del mercato da parte della grande distribuzione (BIBR: NARDINI 2020, pp. 142-143). Questo collegamento tra la realtà del Corteo e quella del tessuto sociale fiorentino si fa evidente anche nel caso del confezionamento e manutenzione delle armature e delle armi in dotazione a varie figure del Corteo della Repubblica Fiorentina, come le spade, che sono stati affidati prevalentemente ad armerie e artigiani locali. Importante evidenziare anche che Alfredo Lensi nel 1930 era direttore del Museo Stibbert e della sua collezione di armi e armature storiche, e poteva contare dunque su una approfondita conoscenza delle armi e armature del periodo che ispirava la rievocazione, nonché su contatti con i migliori armaioli locali. Gran parte della terminologia e delle fogge attuali relative ai costumi del Corteo viene coniata dai promotori della reintroduzione del calcio in epoca fascista, un processo che viene documentato nel testo di Alfredo Lensi (BIBR: LENSI 1931), il quale servirà da riferimento per la definizione di nomi e ruoli delle figure del Corteo, anche quando queste vengono introdotte nella sfilata in tempi più recenti (come per esempio i gruppi degli Archibusieri o dei Bandierai degli Uffizi: BIBR: NARDINI 2020). È il testo di Lensi che definisce una volta per tutte le fonti centrali nella ricostruzione del gioco, ed è questo testo (e le fonti di riferimento) che verranno usati per tutto il periodo successivo per eventuali modifiche nell’organizzazione del Corteo, e per le pubblicazioni che lo riguardano. La striscia è un particolare modello di spada da lato, la spada più diffusa nelle città d’Europa dal XV al XVII secolo (BIBR: CAPOFERRO 2012). La spada da lato si distingue dalla spada “da cavallo” per il diverso bilanciamento dell’arma, e per la caratteristica di essere portata al fianco, alla cintura, in situazioni civili piuttosto che sui campi di battaglia. La striscia costituisce un’evoluzione della spada da lato classica, che gli esperti ritengono essersi affermata nel corso del XVII secolo (Ibidem), in un periodo successivo dunque rispetto a quello cui la rievocazione si ispira. D’altro canto, l’interesse dei beni demoetnoantropologici presi in esame nella presente campagna è stato definito anche in relazione alla rappresentatività dei beni stessi e della manifestazione principale di cui fanno parte, quella della rievocazione del Calcio Storico Fiorentino, nei confronti non solo di un episodio della storia della città di Firenze (la “partita dell’assedio” del 17 febbraio 1530 che viene rievocata ogni anno nel Torneo di San Giovanni del Calcio Storico Fiorentino) o del periodo che ha ispirato la rievocazione del Corteo della Repubblica Fiorentina (quello della Repubblica Fiorentina, 1527-1530), ma più in generale nei confronti del passato glorioso della città. Per quanto il rigore filologico nella ricostruzione sia ricercato continuamente e attivamente dagli attori sociali coinvolti e risulti dunque uno degli aspetti di interesse etnoantropologico della stessa, esso non viene necessariamente applicato allo spirito rievocativo (e non ricostruttivo, tengono a specificare ripetutamente gli attori sociali stessi) della manifestazione in maniera eccessivamente rigida, e non rappresenta dunque un elemento imprescindibile per il successo e la continuità della stessa (BIBR: NARDINI 2020). Rispetto ai modelli di spada da lato precedenti, la striscia risulta più lunga e sottile, al fine di favorire lo scontro a duello, con affondo di punta, piuttosto che la battaglia e l’attacco di taglio. Si tratta dunque di una spada usata prevalentemente dalle classi elevate della nobiltà cittadina (BIBR: CAPOFERRO 2012). La spada del Maestro di Campo presenta una coccia tra manico e lama, a totale copertura della mano
  • TIPOLOGIA SCHEDA Beni demoetnoantropologici materiali
  • FUNZIONE E MODALITÀ D'USO Travestimento per rievocazione storica
    Costume indossato in occasione della sfilata del Corteo della Repubblica Fiorentina lungo il percorso prestabilito nelle vie del centro storico di Firenze, in occasione delle partite annuali del Torneo del Calcio Storico Fiorentino, e della altre manifestazioni delle "Tradizioni fiorentine" organizzate dal Comune di Firenze
  • LUOGO DI REALIZZAZIONE Firenze (FI) - Toscana , ITALIA
  • AUTORE DELLA FOTOGRAFIA Marrone, Antonio
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0901390608
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
  • DATA DI COMPILAZIONE 2021
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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