lampada ad acetilene
1940 ca
La lampada ha due scomparti cilindrici sovrapposti e manico rigido con imp ugnatura di legno tornito. Superiormente, si trovano il foro del serbato i o e la rotellina di regolazione della fiamma. Il beccuccio fuoriesce l a te ralmente riparato da una forma circolare chiusa da uno sportellino di v etr o
- OGGETTO lampada ad acetilene
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MATERIA E TECNICA
FERRO
LEGNO
VETRO
incasso
produzione industriale: stampaggio/ saldatura
taglio/ decorticatura/ tornitura
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MISURE
Profondità: 19 cm
Altezza: 31 cm
- LOCALIZZAZIONE Pistoia (PT)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La lampada ad acetilene era preferibile rispetto a quella a petrolio, sia per il maggior potere illuminante, sia per la più lunga durata di accensi one e infine perchè inquinava in misura minore l'aria degli ambienti. La l ampada in oggetto è stata portata con sé dall'utente quando andava a lav or are in Maremma. La usava sopratutto per andare a controllare nelle o r e n otturne lo stato di combustione delle carbonaie; lo sportellino di ve tro proteggeva la fiamma dal vento. Fonti di documentazione 1/3/4
- TIPOLOGIA SCHEDA Beni demoetnoantropologici materiali
- FUNZIONE E MODALITÀ D'USO illuminare ambienti sopratutto esterniLa caduta dell'acqua nella parte inferiore del cilindro dove si trovava il carburo era dosata dalla manopola di regolazione. Una volta formatosi il gas acetilene a seguito della reazione tra carburo di calcio ed acqua, il gas prodotto veniva incendiato a mezzo di un fiammifero alla sua uscita da ll'ugello. La fiamma era protetta dallo sportellino con il vetro
- CRONOLOGIA D'USO 1940 ca./ 1954
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà privata
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900621225
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
- ENTE SCHEDATORE PT
- DATA DI COMPILAZIONE 2006
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0