Il bagnino Massimo Angelini ricorda l’esperienza vissuta durante il fortunale che ha colpito Riccione l’8 giugno 1964: “l’8 giugno del 1964 avevo 17 anni, me lo ricordo come se fosse ieri. Perché eravamo tutti al mare […] Avevamo una barchetta che delle volte d’inverno la usavamo per andare a pescare. Sono andato ad aiutare per tirarla su, perché ho visto che c’era il tempo così, sono rimasto bloccato dentro la loro casina, che le ho detto era pure poco più grande di questa, vedevo dal buco della serratura che veniva su il mare, le cabine di legno si aprivano tutte, i mosconi passavano, cose così… poi dopo quando è finito i miei erano là al coso che speravano che io fossi lì, perché una volta non c’erano i telefoni. Appena è finito tutto alle 11, 11 e mezza sono corso dai miei che anche loro, le cabine tutto per aria e il giorno dopo abbiamo dovuto mettere a posto tutto con l’aiuto dei turisti. È una data che ce la ricordiamo bene”. In particolare, Massimo Angelini ricorda l’aiuto che è stato loro offerto da parte dei turisti e in onore dei quali ogni anno da allora viene organizzata la festa della Rustida: “chi gli ha offerto da mangiare, chi gli ha offerto il vino, chi gli ha regalato una cosa. L’anno dopo abbiamo cominciato a fare l’8 di giugno questa festa per i turisti, la Rustida famosa, che stiamo ancora facendo”