Concerto di campane a tastiera

XXI

Sulla torre campanaria della chiesa parrocchiale di Nostra Signora del Carmine di Cremolino un giovane suonatore esegue un brano musicale suonando le otto campane della chiesa attraverso l'utilizzo di una tastiera, picchiando con due pestelli in legno sugli otto tasti che la compongono. Ogni tasto è infatti collegato ad una campana - bloccata nel movimento pendolare - tramite delle maglie di ganci regolabili che si legano al battaglio, consentendo l'esecuzione di un brano con ritmo sostenuto

  • OGGETTO concerto di campane a tastiera
  • CLASSIFICAZIONE musica strumentale, tecniche
  • LOCALIZZAZIONE Cremolino (AL)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Nel sistema di suono campanario Ambrosiano, accanto al suono a rotazione completa, si è sviluppata la tradizione del suono "ad allegrezza", che avviene a campane ferme con l’ausilio di un’apposita tastiera posizionata in cella campanaria. I battagli, opportunamente inclinati e ad una distanza minima dal punto di percussione, vengono agganciati a cavi metallici collegati alla tastiera con un sistema di piccole leve e carrucole. La pressione delle mani o anche dei pugni sui tasti provoca la percussione dei battagli e genera il suono, con un risultato certamente più modesto, in termini di potenza e resa acustica, rispetto al suono a rotazione, ma con possibilità decisamente superiori dal punto di vista compositivo. Infatti, dal momento che la tastiera è collegata in modo tale che premendo un tasto suoni la campana corrispondente e le diverse campane presenti emettono ciascuna una specifica nota musicale, ne deriva la possibilità di eseguire melodie più ricche. Sui campanili possono essere presenti "concerti" ovvero gruppi di tre, cinque, otto fino a dodici campane; il suono “ad allegrezza” dispone di un vasto repertorio musicale e le suonate possono talvolta essere arricchite e vivacizzate dalla fantasia e capacità di improvvisazione dell’esecutore. In determinate zone, come la Liguria, varie zone del Piemonte, l’Oltrepò pavese e la Valle d’Aosta, viene praticata una singolare tecnica di suono solenne, la #baudetta#, con campane suonate "a distesa", ovvero per semplice oscillazione di pochi gradi rispetto al proprio asse, e “ad allegrezza” (notizie tratte da www.campanologia.org). Nella zona del Monferrato con #baudetta# si indica invece la tecnica a tastiera usata per le maggiori festività dell'anno, con una variante che vede la presenza anche della campana maggiore #a bicchiere#: in questo caso la campana maggiore viene scollegata dalla tastiera e viene mossa fino a capovolgerla, fermandola con la bocca verso l’alto, in posizione cosiddetta #a bicchiere#; le altre campane minori accompagnano sempre con la tastiera i rintocchi cadenzati della campana maggiore. (notizie tratte da http://www.campanaridelmonferrato.it/paesi-campanili/i l-nostro-sistema-di-suono). La tecnica a tastiera è nata per suonare concerti, ovvero serie, di più di sei campane. La tastiera è formata da un'intelaiatura in ferro e da un numero di grandi tasti in legno o ferro che corrisponde al numero di campane presenti. L'uso dei pestelli è un segno distintivo dei campanari liguri: sono rivestiti in gomma nella parte inferiore in modo da attutire il colpo e non danneggiare pestello e tasto
  • TIPOLOGIA SCHEDA Modulo informativo
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 01-ICCD_MODI_3801699198541
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione
  • ENTE SCHEDATORE Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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