Cumbessias del Santuario della Beata Vergine dell'Annunziata - abitazioni

Bitti, XVI - XX

Le cumbessias, dette anche muristenes, a destinazione abitativa, sono perlopiù piccole case a un livello, ordinate a schiera in isolati di diversa lunghezza, che si dispongono parallelamente o ortogonalmente tra loro a definire una planimetria del complesso pressappoco trapezoidale. Alcune abitazioni si articolano invece su due livelli, con accesso, al piano terra, con apertura architravata, raggiungibile tramite un passaggio sormontato da un arco a tutto sesto; un ballatoio consente un ulteriore accesso ai piani superiori. In altri casi non è presente il ballatoio, nel caso ad esempio dell’abitazione accanto alla chiesa, nella quale la croce identifica l’uso da parte del clero. Descrivendo più in particolare le abitazioni a un livello, il primo isolato nell’ingresso, disposto a sud ovest, del complesso, di realizzazione comunque più recente, è lungo 57 metri circa, 6 metri di profondità, dove si articolano sette abitazioni. Intorno alla piazza della chiesa ritroviamo tre isolati, probabilmente i primi ad essere edificati. Quello centrale è lungo complessivamente 35 m, largo 11 metri e se il precedente adottava la soluzione di copertura a unica falda, qui ritroviamo la soluzione a doppia falda (sistema questo adottato per la maggior parte delle abitazioni). Alcune lapidi attestano la datazione delle singole edificazioni. Le tecniche costruttive sono varie e mostrano il continuo uso delle architetture. Murature in pietrame e malta a base di fango attestano ad esempio la presenza di strutture con tecniche di tipo pre-moderno, infissi in metallo o strutture lignee di rifacimento, mostrano il continuo mantenimento in efficienza delle strutture

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