Maria SS.ma della Catena
Il Santuario anticamente annesso ad un convento di Frati Minori Conventuali è dedicato alla Madonna della Catena. All’interno è posta la statua effigiata in legno di tiglio, attribuita allo scultore calabrese sacerdote Giuseppe De Lorenzo (1742 - 1812). La Vergine, in piedi regge con la mano sinistra il bambino Gesù, mentre con la destra solleva con la catena un piccolo schiavo, indicato con l’appellativo di "u schiavareju", che sta in ginocchio ai suoi piedi. Mons. Vincenzo De Chiara ha dichiarato la chiesa di Maria SS.ma della Catena a "Santuario" il 12 dicembre 1956. Mons. Domenico Tarcisio Cortese ha riconosciuto e elevato la chiesa della Madonna della Catena con il titolo di "Santuario Mariano Diocesano" nel decreto generale di qualificazione e riordino della diocesi di Mileto-Nicotera- Tropea del 31 maggio 2002. La festa principale si svolge la seconda domenica di luglio, preceduta da un novenario e da i venti sabati dedicati alla Madonna, con inizio nel mese di febbraio, durante i quali all'interno del luogo sacro sono previsti per i fedeli degli incontri di preghiera. Dalla metà del’800 è attestata la consuetudine di pellegrinaggi realizzati a piedi nella notte tra venerdì e sabato che proseguono fino a domenica a mezzanotte. Durante i festeggiamenti solenni è rievocato il miracolo della rottura delle catene che tenevano legati tre schiavi. La solennità è preceduta da una fiera di due giorni. La processione di Maria SS. della Catena altro non è se non il corteo religioso che (muovendosi o meglio spostandosi) accompagna la statua della Vergine, portata a spalla dai "Portatori" e che si snoda lungo le strade scoscese e le viuzze del paese al suono di tamburi, canti religiosi e bande musicali. Durante la processione aspetto, molto suggestivo e emblematico della devozione popolare, è rappresentato dalle persone "vestite di spine", cioè quei fedeli che in questa occasione pongono sul capo e sul corpo cespugli di piante spinose. La processione si svolge tra i due giorni di sabato e domenica. Il corteo del sabato parte dal Santuario ed arriva, dopo un breve tragitto a Piazza Trento e Trieste, dove la statua della Madonna viene assisa su un palco, appositamente creato mentre i fedeli intonano la litania (Maria SS.ma della Catena di Dinami: Immagini di un culto tra passato e presente; a cura di Pietro Carnovale, Denise Cavallaro, Francesco Stramandinoli, Reggio Calabria, Laruffa Editore, 2006; Zangari Agostino, Il Santuario di Santa Maria della Catena di Dinami, Polistena, Marafioti, 1986). I due cortei della domenica si dividono al mattino con la processione che va dal Santuario alla Chiesa Matrice, che si snoda tra i vicoli stretti del centro storico. Al pomeriggio si svolge la grande processione di rientro, nella suggestiva cornice delle luminarie del viale della catena, e si conclude con il secolare spettacolo pirotecnico. Dal 2006 la prima domenica di luglio si svolge il Premio Mariano, riportante il logo del Santuario con la scritta “Solve Vincla Reis”, consegnato a chi si è prodigato alla valorizzazione e alla diffusione della devozione verso Maria SS.ma della Catena
- OGGETTO santuario mariano, diocesano
- LOCALIZZAZIONE Dinami (VV) - Calabria , ITALIA
- INDIRIZZO Viale della Catena, 37, Dinami (VV)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Nel 1605 esisteva in Dinami una piccola chiesa dedicata a "Santa Maria della Catena" nella quale una volta la settimana si celebrava la Messa. Dopo il 1630 presso la suddetta chiesa venne costruito un convento che fu affidato ai Frati Minori Conventuali "Conventus Castri Dinami". Il convento fu soppresso dalla Bolla di Papa Innocenzo X del 1652. Dopo la soppressione i beni del convento furono assegnati ad un Cappellano con l'obbligo di celebrare la messa quotidiana all'altare della Catena. Nel corso del XVIII secolo il Santuario fu abitato da eremiti. In seguito i beni furono trasferiti al seminario di Mileto, con gli obblighi delle Messe e della manutenzione della chiesa e dei due altari: della Catena e di Sant'Antonio, tutto questo fino al 1769, anno in cui, la Curia Vescovile di Mileto, aderendo alla richiesta del parroco di Dinami don Giuseppe Cotronea acconsentì di unirli alla parrocchia di Dinami. Nel 1777 nella chiesa della Catena esistevano tre cappelle (altari): la cappella di Sant'Anna, la cui prima notizia è contenuta in un documento del 1677, la cappella di Sant'Antonio da Padova, già esistente nel 1731 e la cappella di San Nicola, fondata presumibilmente nella prima metà del XVIII secolo dalla famiglia Caracciolo dei Marchesi di Arena. Nei decenni successivi la Chiesa conobbe un periodo di abbandono, tanto che nel 1818 la stessa venne interdetta "ipso jure" a causa delle pessime condizioni in cui versava: mancavano, infatti, il soffitto e le finestre e l'altare era privo di arredi sacri. Dell'opera di recupero della chiesa della Catena condotta dopo il 1818 non ci sono notizie, se non quella fornita dalla campana piccola della stessa chiesa sulla quale è riportato l'anno di fusione (1871). È certo, comunque, che la Chiesa già nella seconda metà del XIX secolo era meta di imponenti pellegrinaggi durante i giorni di festa della Madonna. Nel 1938 l'allora parroco di Dinami don Giuseppe Scidà avviò una serie di lavori di recupero dell'intero edificio. Negli anni Sessanta, fino ai primi anni Ottanta del secolo scorso il Santuario si presentava in uno stato di abbandono, rimaneva chiuso quasi tutto l'anno ed ospitava i sacri riti solo in occasione dei festeggiamenti della Madonna. Dal 1983 don Agostino Zangari decise di custodire la sacra effigie della Madonna della Catena nel Santuario il ripristino dell'edificio e di celebrare la Messa una volta alla settimana. Oggi il Santuario della Madonna della Catena si presenta come un luogo di culto vitale ed accogliente, aperto a quanti vogliano prostrarsi ai piedi della Vergine per elevare preghiere ed invocare aiuto e protezione (Maria SS. della Catena di Dinami: Immagini di un culto tra passato e presente; a cura di Pietro Carnovale, Denise Cavallaro, Francesco Stramandinoli, Reggio Calabria, Laruffa Editore, 2006; Zangari Agostino, Il Santuario di Santa Maria della Catena di Dinami, Polistena, Marafioti, 1986, pp. 5-19)
- TIPOLOGIA SCHEDA Modulo informativo
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 18-ICCD_MODI_8019747012961
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione
- ENTE SCHEDATORE Pontificia Facoltà Teologica "Marianum"
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DOCUMENTAZIONE ALLEGATA
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