Santuario di Maria SS.ma di Monte Carmelo
Il 10 luglio 2001 Mons. Domenico Crusco Vescovo di San Marco Argentano-Scalea ha eretto (Prot. N. 90/2001), a norma dei cann. 1230-1234 del C.J.C, in occasione del 750° anniversario dello Scapolare, la Chiesa Parrocchiale di San Nicola di Bari in Centraro a Santuario Diocesano sotto il titolo "Santuario di Maria SS.ma del Monte Carmelo". "Desiderando offrire alla città di Cetraro un particolare attestato di fede perchè riproponga alle generazioni future la Madonna del Carmine come «stella della nuova evangelizzazione» e come la via più sicura per incontrare e vivere Cristo, nostro Salvatore" (Dal decreto di erezione a Santuario Diocesano). Il luogo sacro conserva ex voto donati per grazia ricevuta dai devoti. Tra questi, anche oggetti di oreficeria, le chiavi della città realizzate in oro donate il 16 luglio 1962, in ricordo del centoventicinquesimo anniversario del «colera morbus» a cui scamparoni gli abitanti di Cetraro. La festa principale è celebrata, preceduta da un novenario, il 16 luglio
- OGGETTO santuario diocesano
- LOCALIZZAZIONE Cetraro (CS) - Calabria , ITALIA
- INDIRIZZO Largo Giuseppe Rigucci, Cetraro (CS)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Secondo la tradizione la chiesa dedicata a San Nicola di Bari sarebbe stata costruita nel IX, insieme al centro abitato di Cetraro. Tra il IX e l'XI secolo "Cetraro faceva parte certamente del principato longobardo di Salerno, il cui dominio, sebbene insediato tra scorrerie saracene, si estendeva sino ad Amantea (De Leo Pietro, Istituzioni e società nel mezzogiorno italiano medievale: un feudo cassinese in Calabria: Cetraro, Cosenza, Università degli studi della Calabria, 1982, p. 72). Intorno all'anno Mille sarebbe sorta una cappella dedicata al Salvatore, agli Apostoli, ai Protomartiri e alla Vergine (Aita Angelo, Lampezia o Tempsa?: appunti critici sulle origini di Cetraro, Paola, Tipografia Esposito, 1937). Nel 1058 partì la conquista normanna della Calabria e anche Cetraro rientrò nelle terre assoggettate dai Normanni. Inoltre, in occasione delle nozze del Guiscardo con Sikelgaita, la cappella sarebbe stata offerta in dote alla duchessa. Roberto il Guiscardo in seguito alla realizzazione di una serie di apprestamenti difensivi e torri di avvistamento lungo la Valle del Crati, istituì a San Marco Argentano nel 1080 una nuova sede vescovile. A quel tempo il culto di San Nicola era molto diffuso, tanto che "l'Ardito" avrebbe imposto alla Cattedrale di San Marco la prima titolazione proprio in onore del Santo. Probabilmente, in questo periodo, la piccola cappella fu dedicata a San Nicola. Il primo complesso ecclesiastico fu costituito solo dalla navata centrale; in seguito alla realizzazione dell'adiacente Palazzo del Vicario nel 1091 fu costruita la navata minore. La prima menzione della chiesa è del 9 novembre 1323 come parrocchia collegiata con un arciprete a capo di un capitolo. Come tale fu registrata nel 1604, dal Regestro Vaticano che riporta testimonianza di alcuni arcipreti del Seicento (Luca Tricarico, Grazio de Agliatis, Decio Abramonte, Troiano Ranieri). Nel 1574 furono eseguiti vari lavori di restauro e sistemazione: risultano presenti all'interno del complesso tre oratori: "Adorazione della Croce", "Immacolata Concezione" e "Santi Giacomo e Cataldo". Del beneficio della chiesa faceva anche parte la grancia di Santa Maria di Parghelia. La chiesa di San Nicola, posta al centro storico fece sempre da scenario alla vita e agli umori dell'antico paese. In epoca medievale il suo sagrato era adibito alle pubbliche adunanze. Nel 1577 quando il clima di Cetraro era intriso di forti inimicizie e intrighi, si consumò all'interno della chiesa l'assassinio dei fratelli Falcone, tanto che dovette intervenire il vescovo della diocesi di San Mrco, Mons. Matteo Guerra a pacificare gli animi e riconsacrare l'edificio sacro
- TIPOLOGIA SCHEDA Modulo informativo
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 18-ICCD_MODI_5201820226271
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione
- ENTE SCHEDATORE Pontificia Facoltà Teologica "Marianum"
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DOCUMENTAZIONE ALLEGATA
decreto (1)
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0