Santuario Diocesano Santa Maria della Nova
Il Santuario dedicato a Santa Maria della Nova è situato sul colle delle Cesine, dista quattro km dall’abitato, nel territorio della parrocchia Assunzione della Beata Vergine Maria in Rocca Imperiale. É meta di pellegrinaggio di fedeli provenienti dalla diocesi di Cassano all’Ionio, dai paesi limitrofi e dalla diocesi di Tursi-Lagonegro. La novena, che precede la festa principale, si svolge dal 23 giugno al 1° luglio nella parrocchia dell’Assunzione della Beata Vergine Maria in Rocca Imperiale. Ogni sera rosario alle 18:30 con litanie cantate e messa ore 19:00. Il primo luglio ore 18:00 processione con l’effigie della Madonna per le vie del paese, ore 20:00 celebrazione eucaristica officiata dal vescovo della diocesi di Cassano all’Ionio e con i sacerdoti celebranti nel piazzale della Croce di Rocca Imperiale. Il 2 luglio viene celebrata la messa alle 07:00 del mattino nella chiesa madre. Al termine segue il pellegrinaggio a piedi con l’icona della Madonna verso il santuario. Alle 19:00 messa conclusiva nel santuario. La prima domenica di agosto si celebra la festa dell’Emigrante. Il 5 marzo 2010 la chiesa di Santa Maria della Nova è stata elevata a Santuario Diocesano da mons. Vincenzo Bertolone vescovo di Cassano all’Jonio. Il 30 giugno 2023 il consiglio comunale ha deliberato all’unanimità l’adesione della Consacrazione di Rocca Imperiale a “Città Mariana”: «Rocca Imperiale Città Mariana sotto la protezione di Maria, la Madre di Dio. I parroci di Rocca Imperiale hanno proposto all'attenzione dell'Amministrazione Comunale di Rocca Imperiale il desiderio di un riconoscimento nella Devozione storica che da sempre caratterizza l'attaccamento e la fede dei Rocchesi alla "Beata Vergine Maria della Nova", culto secolare che si tramanda da generazioni nel piccolo Santuario che ospita la Sacra Effigie della Santa Vergine, un legame indissolubile tra Maria e Rocca Imperiale per l'intervento salvifico di Maria con lo sbarco e il saccheggio del Borgo e del Castello ad opera dei Saraceni nel 1644». (Cfr. Verbale di Deliberazione del Consiglio Comunale - Consacrazione Rocca Imperiale "Città di Maria", 30 giugno 2023)
- OGGETTO santuario diocesano
- LOCALIZZAZIONE Rocca Imperiale (CS) - Calabria , ITALIA
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La tradizione vuole che il Santuario di Rocca Imperiale in contrada Cesine, sotto il titolo di Santa Maria della Nova fosse edificata ad opera di un principe pellegrino, che, dopo essere naufragato sulle nostre coste, si ritirò sull’altura antistante all’approdo a farvi penitenza di ringraziamento. Si racconta che il ritratto del principe figurasse sulle pareti della vecchia chiesetta, ma questa immagine è sparita nel corso dei secoli, com’è svanita l’immagine della Madonna cui il principe si era rivolto. L’episodio citato, dovette accadere non prima del 1400, infatti l’istituzione della festa liturgica della Visitazione risale al 1389 per decreto di Papa Urbano VI, promulgato dal successore Bonifacio IX. Il Giubileo che suscitò intenso fervore di pellegrinaggi, fu indetto da costui nei primi del XV secolo, per cui potrebbe darsi che il naufragio avvenne attorno a quell'epoca. Il dipinto della Visitazione che si venera ora, infatti, non è quello originario, né è originario il tempio che subì almeno tre trasformazioni. L'immagine della Madonna è riprodotta su tela ad olio e misura cm. 110 x 90; sembra risalire al 1583. Il dipinto rappresenta una delle pagine più belle del vangelo di Luca: la Visitazione di Maria Santissima alla cugina Santa Elisabetta che, chinata verso di lei, le sfiora con la mano il ginocchio. La scena risulta originale perché ambientata nel cortile del Castello Svevo di Rocca Imperiale. Nulla sappiamo circa la celebrazione delle feste dell’epoca, ma si può ritenere per certo che la solennità del 2 luglio divenne patronale subito dopo l’incursione turca del 1644. Allorquando la Madonna della Nova, liberando dai Turchi la cittadinanza, meritò l'elezione a patrona dell'intero paese di Rocca Imperiale. L'immagine Miracolosa della Vergine "[. . .] Ma perché Madonna Miracolosa? Perché questa venerazione così diffusa? Uno dei motivi è rappresentato dalle testimonianze di grazia ricevuta dai fedeli. Prima della processione, difatti, la Madonna all’interno del Santuario si presenta con una corona di oro e con tante catenine di oro addosso a dimostrazione dei doni ricevuti negli anni dai fedeli. Le persone pregano e chiedono una grazia per se stessi o per un proprio congiunto e per diverse ragioni. I fedeli che ricevono la grazia poi si recano nel Santuario e ringraziano la Madonna offrendo qualche oggetto in oro oppure una piccola e dignitosa offerta. Ora se consideriamo che la Madonna esce in processione con tanto oro addosso, va da sé che di miracoli ne ha fatti tanti nei secoli. E’ una Madonna Miracolosa anche per un’altra ragione che racconta lo storico rocchese Giuseppe Fiore: “Come successe l’anno 1644, al due del mese di luglio, nel qual tempo, essendo approdata ivi una grossa armata turchesca, e sbarcatovi da tre in quattromila Turchi di notte tempo, si portarono per alcune collinette vicino alle mura, mentre tutta la gente dormiva. La quale, avvedutasi all’improvviso e giudicando impossibile la difesa per le mura, si ritirò al meglio che poté dentro il castello, del quale non si poterono mai impadronire, quantunque l’avessero gagliardamente combattuto”. Anche la chiesa madre non venne risparmiata all’incendio. Da allora è sempre viva la gratitudine e la venerazione perla Madonna delle “Cesine” per aver reso incolumi dalle orde turchesche sia il suo popolo che il suo tempio, che, come si sa, non subì alcun danno per l’incendio. E mentre la processione prosegue il suo cammino la stanchezza fisica si dovrebbe far sentire, specialmente negli anziani, e invece sono tutti assorti e tranquilli in preghiera: “O Vergine Santa, che nella visita alla Tua cugina Elisabetta le apportasti innumerevoli grazie di celesti favori, visita le nostre anime e santificale come santificasti, con la tua presenza, Giovanni Battista nel grembo materno. Conforta gli ammalati; sostieni chi è stanco nel lavoro; perdona chi oltraggia il tuo nome santo; proteggi chi, in viaggio, fa ritorno in seno alla famiglia; benedici e assiti i tuoi emigrati all’estero e sparsi in tutta Italia; dona a tutti pace e serenità. Così sia”
- TIPOLOGIA SCHEDA Modulo informativo
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 18-ICCD_MODI_1478762217371
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione
- ENTE SCHEDATORE Pontificia Facoltà Teologica "Marianum"
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DOCUMENTAZIONE ALLEGATA
decreto (1)
decreto (2)
decreto (3)
decreto (4)
decreto (5)
decreto (6)
decreto (7)
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0