centro storico, fluviale, agricolo, Galatro (XVIII)
Galatro,
post 1783/02/05 - post 1783/02/05
Il fiume Metramo divide il centro nei due nuclei di Magenta e Montebello. Caratteristiche sono le strade strette e le piazzette che si aprono lungo le direttrici principali, spesso organizzate anche a scalinate. Tra i monumenti figurano la parrocchiale di San Nicola e la chiesa della Madonna della Montagna
- OGGETTO centro storico fluviale, agricolo
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CARATTERI AMBIENTALI
Centro della provincia di Reggio Calabria sito lungo le pendici occidentali della Catena della Serre calabresi, a 158 metri di altitudine. Dal punto di vista paesaggistico Galatro sorge lungo l'alta valle del fiume Metramo, al confine meridionale tra la Catena delle Serre ed il Massiccio dell'Aspromonte. Dal paese si gode una vista panoramica sulla piana di Rosarno che si estende fino alla costa del mar Tirreno. È inserito nell’ambito territoriale della Comunità montana “Versante tirrenico settentrionale”
- LOCALIZZAZIONE Galatro (RC) - Calabria , ITALIA
- INDIRIZZO Piazza Matteotti, Galatro (RC)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Le origini storiche del centro non sono conosciute, certamente il villaggio si è sviluppato durante l'alto medioevo in occasione dell'arroccamento sulle alture prospicienti il mare, causato dal crollo dell'Impero Romano d'Occidente e dalle conseguenti scorrerie piratesche e saracene. Nel 1075 giunsero in città i monaci basiliani che fondarono un importante monastero dedicato a Sant'Elia, scoprendo tra l’altro le qualità terapeutiche delle acque galatresi. Assegnato dal conte Ruggero al vescovo di Mileto, Galatro entrò a far parte del vasto feudo di Plaesano, di cui condivise le sorti, venendo assoggettata alla signoria di diversi rami della famiglia dei Caracciolo. A questi subentrarono i Milano Franco d’Aragona, che la tennero fino al crollo del sistema feudale. Galatro fu quasi del tutto distrutta dal terremoto del 1783, venne ricostruita nel sito attuale, ritenuto più sicuro. Ai tempi della Repubblica Partenopea, fu compresa nel cantone di Satriano e al principio del XIX secolo, i francesi ne fecero un’università e poi capoluogo di un circondario. Alla fine del XIX secolo la sua economia si sviluppò grazie agli impianti termali sorti per utilizzare le acque termali della sorgente Sant’Elia. Agli inizi del XX secolo vari sismi causarono danni più o meno rilevanti. Il terremoto del 1905 produsse gravi danni, ma poche case crollarono completamente e furono quelle che si trovavano già in cattive condizioni prima della scossa; il terremoto del 1907 danneggiò 71 case, 2 chiese e la casa comunale; ancora nel 1908 il sisma procurò danni gravi e molti edifici subirono crolli parziali o gravi lesioni
- TIPOLOGIA SCHEDA Scheda anagrafica
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà mista
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1800177861
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Reggio Calabria e la provincia di Vibo Valentia
- ENTE SCHEDATORE Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione
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DOCUMENTAZIONE GRAFICA
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- LICENZA METADATI CC-BY 4.0