nucleo storico, di mezzacosta, collinare, difensivo, Nicastro, Neocastron (denominazione storica, età bizantina), Lissania (denominazione storica) (VI)

Lamezia Terme, VI

Nicastro è uno dei due nuclei che compongono il centro storico della città di Lamezia Terme. È stato un comune autonomo sino al 1968, anno dell'unificazione con Sambiase e Sant'Eufemia Lamezia per la nascita del nuovo comune Lamezia Terme. Del patrimonio storico-architettonico di Nicastro fanno parte: la cattedrale, del XVII secolo, contenente pregevoli opere d’arte sei-settecentesche; le chiese di Santa Caterina delle grotte, di S. Pancrazio e dei cappuccini; i ruderi del castello normanno, ricostruito dagli svevi e restaurato dai Caracciolo e dai D’Aquino. Il Rione San Teodoro è il più antico agglomerato urbano di Nicastro. Lo sviluppo del rione è strettamente legato alla costruzione del castello e presenta i caratteri dell'incastellamento fortificato

  • OGGETTO nucleo storico di mezzacosta, collinare, difensivo
  • CARATTERI AMBIENTALI Il nucleo di Nicastro si trova nella zona nord della Piana di Sant'Eufemia, a 216 m s.l.m. attraversato dai torrenti Canne e Piazza. La sua posizione strategica nel golfo di S. Eufemia e vicino alla via istmica Jonio-Tirreno, il punto di collegamento tra la civiltà mediterranea e quella orientale, ha suscitato, fin da epoca primitiva, interesse commerciale e militare
  • LOCALIZZAZIONE Lamezia Terme (CZ) - Calabria , ITALIA
  • INDIRIZZO Corso Numistrano, Lamezia Terme (CZ)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il toponimo riprende quello dell’omonima località enotra, del VI-V secolo a.C., che si ritiene sorgesse nella piana di Sant’Eufemia. In fonti antiche è attestato anche l’etnico “lamentini”, posto in relazione col nome del fiume Amato o Lamato. Nicastro, in passato Neocastrum, fu fondata in epoca bizantina e raggiunse ben presto una grande prosperità, che aumentò sotto Federico II di Svevia. Nel 1057, i Normanni conquistarono Nicastro sotto la guida di Roberto il Guiscardo, che stava marciando verso Reggio Calabria per conquistarla. Dopo la sconfitta del Guiscardo a Reggio, la guerra tra lui e suo fratello minore Ruggero e la successiva carestia, Nicastro fu teatro di una delle rivolte dei calabresi contro i conquistatori normanni nel 1059: i nicastresi assediarono il castello uccidendo i soldati normanni lasciati di guardia. Le rivolte furono successivamente sedate e dopo il Concordato di Melfi, nel 1059, proseguì la latinizzazione del rito religioso in tutta la Calabria. Nicastro fu latinizzata nel 1094 grazie all'elezione di un vescovo normanno. Come tutta l'Italia meridionale, passa a Federico II di Svevia. L'imperatore apprezzava molto la zona di caccia nel Bosco di Carrà, oggi parte della città di Lamezia Terme, e fu lui a ristrutturare il castello di Nicastro, conosciuto oggi come il Castello Normanno-Svevo, che nel 1239 divenne una delle sedi del Tesoro di Stato. Nello stesso castello, Federico II fece rinchiudere suo figlio Enrico dopo che questi aveva congiurato contro il padre per ben due volte. Enrico morì nella fortezza dopo due anni di prigionia. Dopo la caduta degli svevi, Nicastro viene conquistata dagli Angioini, sotto Carlo I d'Angiò. Nel '600 la città fu scossa da molte calamità naturali che provocarono danni alla cattedrale e al castello, per culminare con il grande terremoto del 27 marzo 1638 che ebbe come epicentro proprio la città. Questa fu rasa al suolo e un quinto della popolazione rimase uccisa. Successivamente vi fu l'alluvione del torrente Piazza nel 1638. Anche il '700 è un secolo scandito da catastrofi naturali. Il 10 dicembre del 1782 si verificò una alluvione del Torrente Piazza che spazzò via interi quartieri. Il disastro successivo si verificò dopo pochi mesi, nel 1783 con due serie di scosse: una tra il 5 e il 7 febbraio e una seconda il 28 marzo. Queste colpirono la Calabria Ulteriore e la Sicilia; Nicastro fu uno dei centri abitati con il minor numero di vittime ma ebbe molti danni agli edifici
  • TIPOLOGIA SCHEDA Scheda anagrafica
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà mista
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1800174417
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le Province di Catanzaro e Crotone
  • ENTE SCHEDATORE Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione
  • DOCUMENTAZIONE GRAFICA (1)
    (2)
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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