centro storico, collinare, agricolo, San Vincenzo La Costa, San Vincenzo (denominazione storica, ante 1863) (XII)
SAN VINCENZO LA COSTA,
1113 - 1113
Piccolo centro della valle del Crati, per molti anni è stato sotto la giurisdizione amministrativa di Montalto Uffugo, con cui confina. Tra i monumenti di interesse si ricorda la chiesa parrocchiale di San Vincenzo martire di origini medievali e rimaneggiata in epoca barocca; il palazzo Vercillo (sec. XVI). Le prospettive di sviluppo sono legate ai collegamenti con la piana del Crati e con l'area metropolitana. PERMANENZE URBANISTICHE: interventi religiosi realizzati a partire dal XV secolo. TIPOLOGIA URBANA: Sviluppo indifferenziato; nuclei di case sparse. CONDIZIONE ORIGINARIA: Casale-borgo feudale. CONDIZIONI ATTUALI: Centro agricolo
- OGGETTO centro storico collinare, agricolo
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CARATTERI AMBIENTALI
San Vincenzo La Costa si estende nella parte meridionale della provincia, sul versante tirrenico, sui monti della catena costiera, nella media valle del fiume Crati, tra San Fili, Rende e Montalto Uffugo. Il territorio comunale comprende le frazioni di San Sisto e Gesuiti. (Distanza dal capoluogo km 22 - Altitudine s.l.m. 480 mt. – Superficie comunale complessiva 111,15)
- LOCALIZZAZIONE SAN VINCENZO LA COSTA (CS) - Calabria , ITALIA
- INDIRIZZO Via Municipio, SAN VINCENZO LA COSTA (CS)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Di origine medioevale, già citato dall'Archivio Vaticano in un documento del 1113, San Vincenzo sorge come piccolo monastero poi divenuto feudo che passava da signore a signore secondo le vicende politiche del tempo. In questo periodo la storia di San Vincenzo è legata alle vicissitudini del Monastero di Valle Giosafat e molti sono i documenti che comprovano tale legame. Il Monastero nel XIV sec. comincia a perdere d'importanza come centro di spiritualità e nell'anno 1491 fu affidato ad un commendatario; agli inizi del 1500 i casali di San Vincenzo e Timpone cominciano ad assumere l'aspetto di centri abitati. Nel 1700 tutti i possedimenti dell'antico monastero risultano completamente smembrati e molti di essi venduti. Nel 1735 la terra di San Vincenzo fu venduta a don Matteo Vercillo che pone fine alla giurisdizione da parte di Montalto. Da questo anno la storia di San Vincenzo è legata ai Vercillo come proprietari e signori del territorio sotto la cui signoria rimase fino all’abolizione del feudalesimo, sancita dalle leggi napoleoniche. Con le riforme amministrative attuate dai francesi, all’inizio dell’Ottocento, fu inclusa dapprima, quale università, nel cosiddetto governo di Montalto Uffugo e poi tra i comuni del circondario di Rende. I Borboni, tornati sul regno di Napoli, all’indomani del congresso di Vienna, la riportarono nella giurisdizione montaltese. La storia post-unitaria non fa registrare avvenimenti di rilievo, seguendo quella del resto della regione. A lungo chiamata San Vincenzo, dal nome del Santo Patrono, assunse il toponimo attuale nel 1863, quando un regio decreto aggiunse la specificazione, che riflette la voce calabrese “costa”, derivante a sua volta dall’omonimo termine latino e avente il significato di ‘angolo, piaggia, collina’. Aggregata a Montalto Uffugo, sul finire degli anni Venti del Novecento, recuperò l’autonomia nel 1937
- TIPOLOGIA SCHEDA Scheda anagrafica
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà mista
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1800174364
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Provincia di Cosenza
- ENTE SCHEDATORE Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione
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DOCUMENTAZIONE GRAFICA
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- LICENZA METADATI CC-BY 4.0