centro storico, costiero, difensivo, Vico del Gargano (XII)
Vico del Gargano,
1113 - 1113
Città consolidata caratterizzata da margini fisici naturali e artificiali, situata a sud-est rispetto alla provincia di Foggia. Presenta funzioni di culto, produttive, artigianali, militari e residenziali. I collegamenti interni sono pedonali e carrabili. Vico del Gargano sorge a 445 metri s.l.m., sul versante settentrionale del Gargano
- OGGETTO centro storico costiero, difensivo
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CARATTERI AMBIENTALI
Situato nella parte settentrional-orientale del Promontorio del Gargano, costituisce il cuore del Parco nazionale del Gargano, all'altitudine di circa 460 metri sul livello del mare
- LOCALIZZAZIONE Vico del Gargano (FG) - Puglia , ITALIA
- INDIRIZZO Via San Giuseppe, Vico del Gargano (FG)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La prima menzione del catellum Vici si ha in un atto notarile dell’aprile 1113, anno in cui l’insediamento apparteneva a Guarino de Ollia, un signore Normanno. A questo periodo risalgono anche le prime strutture ancora visibili nel centro storico. Il centro passa poi ad Enrico de Ollia, a Riccardo de Ollia e Ruggero Burdonis. Nel 1177 entra a far parte dell’Honor di Monte Sant’Angelo. Il castrum, probabilmente danneggiato dal terremoto del 1223, come figura nello Statutum de reparatione castrorum, doveva essere riparato dai cittadini che lo abitavano. Nel XIII secolo è affidato a Raymondo Isoardo, per poi passare in eredità ai suoi figli. Nel 1276 Vico figura nelle città appartenenti al Giustizierato di Capitanata. Dal 1289 Vico era sotto il comando del maestro balestriere Teodisco da Cuneo. Dal 1496 al 1592 diviene di proprietà dei Caracciolo, per poi passare nel 1599 a Nicola Antonio Spinelli dica d’Aquaria. Gravemente danneggiato dal terremoto del 1646 venne ricostruito e ampliato. Vico viene dotata nel corso dei secoli di tre cinte murarie. Della prima, che si sviluppava attorno al castello, non restano che pochissimi resti, mentre la seconda e la terza, nata come continuazione della seconda, sono conservate integralmente per un totale di undici torri di forma circolare e quattro torri di forma quadrangolare, mentre incerta è l’attribuzione a torre di altri tre edifici di forma quadrangolare. Di altre due si ha la certezza, grazie a testimonianze fotografiche, che siano state distrutte e riedificate all’inizio del Novecento, per la costruzione del Palazzo Della Bella, una ricca famiglia locale, il tutto per un totale di venti torri. Molte di queste torri sono oggi abitazioni private e hanno subito pesanti rimaneggiamenti, ma sono ancora ben visibili merlatura, feritoie e caditoie. Sia il centro storico, che la zona fuori le mura sono caratterizzati dalla presenza di numerose chiese di origine medievale e moderna. Nel centro storico è situato il castello, un trappeto ipogeo e la Chiesa Madre. Il primo impianto del castello risale ad Epoca Normanna. Si tratta di una torre quadrangolare caratterizzata da bifore di cui una integra sul lato est e una tompagnata sul lato sud. Il castello viene poi ampliato dagli Svevi e dagli Angioini, arrivando ad avere la forma quadrangolare con corte lastricata e pozzo che presenta ancora oggi. La torre sveva si trova sempre sul prospetto est; presenta una scarpa con modanatura a toro così come tutto il castello, ed è caratterizzata dalla presenza di un bugnato rustico. Sul prospetto ovest sorgono le due torri circolari angioine che incorniciano il portale di ingresso, di cui resta solo l’arco a tutto sesto di entrata. Le torri circolari sono caratterizzate dalla presenza di due grandi caditoie e da numerose feritoie e cannoniere. Addossata alla torre normanna si trova una torre aragonese del XVI secolo di altezza minore. Alle spalle del castello si trova la Chiesa Madre, della quale non si conosce l’anno di edificazione, ma documenti attestano il suo restauro nel 1675. Sempre all’interno delle mura medievali sono presenti: la Chiesa di San Nicola consacrata nel 1676 dal cardinale Orsini, con portale simile a quello della Chiesa Madre, in pietra; la Chiesa dell’Annunziata, ad una sola navata, realizzata all’interno di una casa torre fortificata i cui spigoli presentano ancora il bugnato rustico; la Chiesa di San Giuseppe, una cappella poi riedificata nel XVIII secolo. Fuori dalle mura erano presenti altre otto chiese, edificate tra XVI e XIX secolo. L’edificio sacro più antico era il monastero di San Pietro, prima indipendente, poi legato alla chiesa di San Leonardo di Siponto, poi affidato agli Agostiniani ed infine ai Cavalieri Teutonici. Il monastero è andato completamente distrutto e poi ricostruito nel 1792, con successive modifiche e ristrutturazioni anche dopo la Seconda Guerra Mondiale. San Pietro ospitava anche uno dei primi cimiteri di Italia sorti fuori dalle mura. Il monastero si trova attualmente al centro dell’abitato
- TIPOLOGIA SCHEDA Scheda anagrafica
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà mista
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1600365391
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Barletta-Andria-Trani e Foggia
- ENTE SCHEDATORE Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione
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DOCUMENTAZIONE GRAFICA
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- LICENZA METADATI CC-BY 4.0