centro storico, di crinale, costiero, difensivo, Fiumefreddo Bruzio, Flumen Frigidum (denominazione originaria, X sec. ca) (XI)

Fiumefreddo Bruzio, XI

Il borgo presenta una tipica struttura medievale, difesa sia da elementi antropici (mura, torri e castello di cui oggi rimangono tracce sparse) sia da elementi naturali, ovvero la rupe che lo circonda. I Normanni iniziano la costruzione della prima roccaforte risalendo il colle, scavando nella roccia tracciando il primo assetto urbanistico nella parte est. Più tardi si edifica la Porta di Sopra dalla quale si diparte la via principale, collegandosi con largo Torretta. Varcata la Porta di Sopra, addossata alle mura di cinta, si erge la chiesa matrice o Santa Maria Immacolata che ripropone il tema delle chiese fortezze medioevali e svolge il ruolo urbanistico di luogo iniziale da cui parte l'espansione del borgo. Altra testimonianza del periodo medievale è il Castello, detto "Palazzo della Valle", di cui oggi restano intatti alcuni elementi (tra cui il portale) e che custodisce i murales di Salvatore Fiume, pittore siciliano del '900 di fama mondiale. Numerosi, nel tessuto edilizio, gli edifici religiosi (chiesa di San Rocco, convento di Santa Chiara, convento di San Francesco di Paola, chiesa dell'Addolorata, ma, anche, quelli nobiliari tra cui spiccano il Palazzo Pignatelli, il palazzo Sant'Anna, il palazzo del barone del Bianco ed altri. Molti di questi mostrano ancora le antiche corti, con scale napoletane, adornate dagli stemmi e dalle fontane

  • OGGETTO centro storico di crinale, costiero, difensivo
  • CARATTERI AMBIENTALI Fiumefreddo Bruzio, come gli altri centri del Tirreno Cosentino, compreso tra la linea di costa e la Catena Costiera, presenta il borgo storico adagiato su un promontorio distante dal mare, mentre al di sotto si sviluppa la marina. Il centro si sviluppa alle falde occidentali del monte Cocuzzo, su di una rupe che strapiomba verso la sottostante pianura litoranea
  • LOCALIZZAZIONE Fiumefreddo Bruzio (CS) - Calabria , ITALIA
  • INDIRIZZO Palazzo Pignatelli, Fiumefreddo Bruzio (CS)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE I primi insediamenti nell'area risalgono al tempo della persecuzione dei Cristiani sotto l'imperatore Diocleziano. I primi cristiani si rifugiarono nella valle in seguito chiamata Fonte Laurato (200-300 d.C.) dove, successivamente, sorse un romitorio di monaci basiliani (ancora oggi visibile) attorno ad una primitiva chiesa di Santa Domenica. Dall'XI sec. in poi è possibile seguire lo sviluppo storico di Fiumefreddo nelle fasi principali. Intorno al Mille, al disfarsi dell'Impero Carolingio, l'Italia entrava in conflitto con le varie forze presenti nella penisola: Bizantini, Longobardi, Saraceni. A Fiumefreddo, a partire da questo momento, si costruirono numerose torri al fine di comunicare in breve tempo stati di pericolo. La più antica tra queste è sicuramente Torre del Regio; le altre sono Torre Lunga, Torre Vardano e Torre dè Rossi. Nel 1130, Ruggero II riunisce l'Italia meridionale in un regno feudale. I Normanni, e precisamente Roberto il Guiscardo, risalgono il colle e iniziano la costruzione della prima roccaforte in Fiumefreddo creando il primo assetto urbanistico. Più tardi edificheranno la Porta Sopra, dalla quale si diparte la via principale collegandosi con la Torretta. Dal XIII al XV, costituitosi il regno di Napoli, dominano gli Angioini e gli Aragonesi. Nel 1503 giunsero gli spagnoli. Nel 1500 I Gravina iniziarono la costruzione del Palazzo chiamato successivamente Palazzo Pignatelli. Nel 1535, Carlo V tolse il feudo al Duca di Somma della famiglia dei Sanseverino, consegnandolo al capitano spagnolo Ferdinando d'Alarcon che iniziò la ristrutturazione del Castello e irrobustì la cinta muraria, seguito da Pietro Gonzales de Mendoza nominato poi vicerè di Calabria con dimora in Fiumefreddo. Nel 1600 continuarono i lavori del Castello, si abbellirono Chiese e Palazzi nobiliari, fino al momento in cui avvenne il terremoto del 1638. Nel 1807, il presidio borbonico è costretto alla resa alle truppe napoleoniche. Il castello fu sottoposto ad un lungo assedio da parte dei Francesi. Fu distrutto il lato est e rimase illeso il portale. Fu distrutta la Torre Fortezza e la Torre di Guardia, di cui resta unica superstite la finestra del cannone
  • TIPOLOGIA SCHEDA Scheda anagrafica
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà mista
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1800174244
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Provincia di Cosenza
  • ENTE SCHEDATORE Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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