Palazzo Greco

Rossano, 1450 ca

Il fabbricato è su tre livelli: il pian terreno, che un tempo ospitava uffici pubblici e i tre piani superiori, abitazioni padronali, serviti da un corpo di scale. La facciata del palazzo di fine Ottocento, ispirato nella decorazione esterna ai palazzi Rinascimentali, a pian terreno è rivestita da un bugnato liscio e presenta un portone d’ingresso, affiancato da due lesene che sorreggono una trabeazione sormontata da un fregio d’ordine dorico con l’alternarsi di triglifi e metope, decorate con bassorilievi. Sulle metope sono rappresentati dei simboli legati alla discendenza nobile della famiglia: un elmo e uno stemma con dei gigli e una spada con un’ascia incrociati. La dimora presenta all’interno decorazioni, affreschi e stucchi Ottocenteschi e mobili Sette - Ottocenteschi. Al secondo piano si possono ammirare i pregevoli soffitti decorati da Michele Capobianco, artista campano attivo a Rossano per volere dell’Arcivescovo Mazzella. Dalla sala da pranzo vi è l’accesso al giardino interno, dal quale è possibili ammirare la torre dell’orologio. Al terzo piano è la cucina a legna in muratura con piastrelle bianche, una testimonianza autentica del gusto Ottocentesco

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