chiesa, sussidiaria, Chiesa di Sant'Antonio (inizio SECOLI/ XVII)

Guardia Perticara, SECOLI/ XVII inizio

La chiesa di Sant’Antonio fu realizzata agli inizi del XVII secolo, per volere di Ascanio Cataldi, e faceva parte del monastero dei frati conventuali, ora adibito a Municipio. Alla metà dell’Ottocento, dopo un terremoto, la chiesa e il monastero furono abbandonati dai frati conventuali che si trasferirono a Tricarico e solamente nel 1880, dopo i lavori di ristrutturazione, la chiesa divenne sede della confraternita del S.S. Rosario. La facciata è semplice ed è costruita in pietra a vista sulla quale si aprono il portale in pietra per l’ingresso e un finestra arcuata. L’interno è semplicemente rappresentato da una navata rettangolare non regolare, nella quale, sollevato su tre gradini si, erge sul fondo il presbiterio. L’interno è decorato con stucchi che scandiscono le pareti laterali con lesene, nelle cui specchiature vi sono inserite delle nicchie. Originariamente le nicchie si concludevano alla base con degli altari sporgenti dal muro, che però con i restauri susseguitisi sono andati perduti. La chiesa è coperta da una doppia falda, ma all’interno è visibile una volta a botte che si apre con delle lunette in corrispondenza dello spazio tra le lesene. Inoltre, la zona presbiterale è introdotta da un arco trionfale ed è coperta con una volta a crociera

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