Chiesa della Madonna della Cona

Tursi, post XVI - post XVI

La navata centrale, chiusa da un soffitto a cassettoni, prende luce da una serie di aperture situate al di sopra della copertura delle navate laterali. Queste ultime risultano separate dalla navata maggiore da una serie di archi a tutto sesto sostenuti da robusti e tozzi pilastri di sezione rettangolare, alquanto variabile. Lo schema distributivo si rifà a quello delle basiliche paleocristiane, anche se la spazialità interna se ne distacca alquanto. Lungo le navate laterali, coperte da volte a vela, troviamo una serie di nicchie co santi e alcuni altari. Nella navata sinistra sono state ricavate poi alcune cappelle con tompagnature tra una campata e l’altra. A parte il soffitto a cassettoni, le decorazioni in stucco che si alternano alle finestre e pochi altri elementi decorativi e di arredo, nel complesso l’interno risulta abbastanza disadorno. La chiesa è situata al centro della Rabatana e la sua posizione ha condizionato l'andamento delle abitazioni che sono distribuite attorno il suo perimetro. Dal lato di via Mario Pagano e Conte di Torino, essa domina sulle sottostanti case, opponendosi a queste con un alto muro di sostegno in corrispondenza della facciata laterale. La presenza del sagrato crea uno slargo che mette in evidenzia la facciata principale. Essa si sviluppa sopra la cripta di San Filippo Neri, inizialmente oratorio di X secolo. L'edificio è a pianta rettangolare, divisa in tre navate longitudinali: nella navata sinistra sono state ricavate alcune cappelle, la navata centrale è chiusa da un soffitto a cassettoni ed è decorata da stucchi lungo le pareti. L'esterno ha un aspetto semplice e austero: l'unico elemento di rilievo è il portale cinquecentesco

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