fontana, Fontana di Tancredi (SECOLI/ XII)

Brindisi, SECOLI/ XII

"La fontana presenta un muro rettangolare tra da due edicole – in cui sono collocati i mascheroni medievali - con archi a sesto acuto sormontate da cupole e congiunte da una grande vasca di raccolta dell’acqua che sgorga dalle bocche di teste marmoree. "" Il nome con cui è oggi conosciuta la fontana fa riferimento al re normanno Tancredi che, nel 1192, per onorare le nozze celebrate in città tra il figlio Ruggero e la principessa Irene Angelo figlia dell’imperatore di Costantinopoli Isacco II, commissionò la realizzazione di una fontana sul sito di quella costruita in età romana. Per tutto il periodo medievale, l’utilità principale svolta dalla fontana riguardava l’abbeveraggio dei destrieri, delle milizie e dei numerosi pellegrini in transito da e verso la Terra Santa, ma anche per irrigare i giardini circostanti. Un rifacimento successivo si ebbe poi nel 1549 per volere del governatore della Terra d’Otranto Ferrante Loffredo. A quest’epoca risalgono infatti l’epigrafe commemorativa dei lavori insieme agli stemmi del governatore, della città di Brindisi e dell’imperatore Carlo V (dove figurano, attraverso i simboli, tutti i domini dell’impero come il Regno di Spagna, il Sacro Romano Impero il Regno di Napoli e il Ducato di Borgogna.). Nell’Ottocento, quando la fontana era ridotta ormai ad un rudere, si decise di ricostruirla e ampliarla su delibera del Decurionato brindisino. I lavori di rifacimento, che comunque tennero conto delle preesistenze inglobando i mascheroni datati al XII secolo, gli stemmi e le epigrafi, conferirono alla fontana le misure attuali. Fino al XX secolo essa costituì per la popolazione un’importante fonte di approvvigionamento idrico

ALTRE OPERE DELLA STESSA CITTA'

ALTRE OPERE DELLO STESSO AMBITO CULTURALE