centro storico, di pianura, agricolo, Casarano (XI)
Casarano,
post 1000 - post 1000
La parte più antica dell’abitato giace sopra un altipiano, che forma come un terrazzo sul declivio della collina, in cima alla quale si erge la Chiesa della Madonna della Campana (158 m) costruita intorno alla metà del Seicento. Degni di nota sono anche la chiesa dell’Annunziata, in stile barocco, i cinquecenteschi palazzi de Indicibus e D’Aquino, ora De Lorenzis, e il palazzo Astore
- OGGETTO centro storico di pianura, agricolo
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CARATTERI AMBIENTALI
Centro del Salento meridionale, al centro delle Murge Salentine, situato sul versante ionico della serra omonima, continuazione di quelle di Tuglie e di Matino
- LOCALIZZAZIONE Casarano (LE) - Puglia , ITALIA
- INDIRIZZO Piazza D'Elia, Casarano (LE)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Casarano, per tradizione fondata dai Romani, subì distruzioni ad opera dei Saraceni e fu riedificata in epoca basso-medievale nei pressi dell’antica Casaranello, che ne fu assorbita. Della fase medievale del sito permane la Chiesa di Santa Maria della Croce, adorna di mosaici i quali risalgono al V ed al XIII secolo, che la rendono il più insigne fabbricato di epoca bizantina ed alto-medievale dell’intera Puglia. L’assetto urbano è determinato dalla presenza di alcune alture: la collina dell’Immacolata e quella di San Domenico. Dopo il Mille il sito si divide il Casarano “piccolo” (Casaranello) e Casarano “grande” (l’odierna Casarano), due feudi divisi artificialmente dallo stesso feudatario e collegati dalla via Pendino e dalla via Astorre, lungo le quali si struttura il borgo detto “Le Trice”. Secondo altre ipotesi il Borgo Terra poteva essere una struttura fortificata di origine federiciana come si evincerebbe dai due angoli su vico Terra, che ricordano la forma dei bastioni, e dagli assi del cardo e del decumano, all’interno di questa perimetrazione, trasformati col tempo in corte. Dei feudatari di Casarano si ha notizia a partire dal XII secolo, quando viene assegnata insieme a Taviano a Ottavio Fuggetta. Con gli Angioini passa a Goffredo di Cosenza e in seguito a Pietro di Bertiniaco. Dopo essere stato frazionato in diverse quote il feudo passa ai Tomacelli fino al 1508. In questo periodo viene probabilmente edificato il primo nucleo del Castello. Dal 1508 sono feudatari di Casarano i Filomarino e in seguito i d’Aquino che amministrano il centro fino all’eversione della feudalità. Oltre a numerose costruzioni ecclesiastiche e conventuali, l’intervento edilizio di maggiore importanza del periodo è la costruzione del Palazzo feudale ad opera dei d’Aquino. Ad una fase di grande crescita demografica nel corso del Seicento, segue, nel Settecento, un risveglio nel settore edilizio e una consistente crescita economica e urbanistica. Alle molte strutture che vengono restaurate o costruite ex novo si accompagna una stabilizzazione dell’impianto urbanistico: con la ricostruzione della chiesa dell’Immacolata, si apre un asse (la via di Mezzo) lungo il quale si incrementa un’edilizia fitta che si proietta per tutto il Settecento verso un nuovo polo: quello di Piazza della Fiera (odierna Piazza Umberto I). Alla fine del XVIII secolo l’espansione si attesta da un lato fino al convento dei Domenicani, dall’altro fino alla chiesa extra moenia dell’Immacolata
- TIPOLOGIA SCHEDA Scheda anagrafica
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà mista
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1600365526
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Brindisi e Lecce
- ENTE SCHEDATORE Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione
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DOCUMENTAZIONE GRAFICA
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- LICENZA METADATI CC-BY 4.0