centro storico, di pianura, Statte (XIV)

Statte, 1378 - 1378

Il nucleo più antico dell’abitato di Statte, verosimilmente di età medievale, consiste in una serie di abitazioni ipogee scavate lungo i fianchi di una lama (una piccola incisione carsica) nota con il nome di Canale della Zingara, che attraversa il centro urbano attuale. Il tratto interessato dalla presenza degli ipogei è tuttora fruibile, costituisce l’attuale Rione Le Grotte ed è stato frequentato a scopi abitativi fino a tempi recenti. Tra le testimonianze storico-architettoniche del centro storico figura la Chiesa Madre Parrocchia Maria SS. del Rosario

  • OGGETTO centro storico di pianura
  • CARATTERI AMBIENTALI Centro nella zona centrale della provincia di Taranto a circa 9 Km dal capoluogo, ai limiti meridionali delle Murge sull'altopiano che digrada a sud verso il litorale ionico. L’intero comune è caratterizzato da incisioni carsiche
  • LOCALIZZAZIONE Statte (TA) - Puglia , ITALIA
  • INDIRIZZO Largo Lepanto, Statte (TA)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L’abitato si forma in età medievale, anche se la cronologia è piuttosto incerta, ed in origine era costituito da uno o più nuclei di abitazioni rupestri. Viene infeudato nel XIV secolo, fase a cui sembra risalire anche la realizzazione di un castello, citato dalle fonti letterarie, di cui non rimane traccia e che alla fine del XVII secolo era già ridotto ad un rudere. L’abitato medievale successivamente è, almeno parzialmente, abbandonato: in un documento del 1436, in cui si confermano i privilegi feudali del tarantino Riccardo De Algheritiis su Statte, il feudo viene descritto come disabitato. Ripopolato dalla Famiglia dei De Algheritiis, il casale continuò a sopravvivere per circa altri due secoli. È probabile che, tra il XVI ed il XVII secolo, più che un vero e proprio villaggio il feudo fosse organizzato come una sorta di masseria: da un documento di vendita del 1631 sappiamo comunque che la sua dotazione edilizia era costituita dagli edifici che componevano il vecchio castello, almeno parzialmente diruto, da diverse casupole, da grotte e da case- grotta, oltre che da strutture produttive (quali un trappeto e magazzini e stalle), per cui si deve ritenere che la zona fosse ancora discretamente popolata. L’abbandono definitivo dell’area dovette verificarsi nella prima metà del XVII secolo: in un documento del 1651 il feudo risulta deserto ed il castello crollato; da fonti riferibili alla seconda metà dello stesso secolo si sa che il feudo di Statte risulta abitato da un solo contadino e che le sue strutture produttive erano in disuso. A partire dalla fine del XVIII secolo, su iniziativa dei feudatari Blasi, l’area torna a popolarsi; dopo la soppressione del feudo ed il suo frazionamento tra più proprietari inizia un fenomeno di ripopolamento dell’area e di edificazione di masserie, casini di campagna e abitazioni di fittavoli che, aggregandosi progressivamente, danno origine all’abitato moderno. Una spinta al ripopolamento furono i contratti di enfiteusi, derivati da una legge del 1806 che abolendo molti dei privilegi dei feudatari mise i contadini in una situazione lavorativa migliore. L'avvenimento che sancì l'identità di Statte, fu la creazione, il 21 settembre 1859, di un ufficio sezionale di Stato Civile da cui dipendeva anche Crispiano ma divenne comune autonomo, staccandosi da Taranto, soltanto nel 1993
  • TIPOLOGIA SCHEDA Scheda anagrafica
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà mista
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1600365434
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione
  • ENTE SCHEDATORE Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione
  • DOCUMENTAZIONE GRAFICA (1)
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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