centro storico, a terrazzo, collinare, costiero, Positano, Pasitano (denominazione storica, cit. 1794) (IX-X)
Il centro storico si compone di due parti che si uniscono, ma di due epoche differenti: la parte ad est, comprendente il nucleo di primo impianto, e quella ad ovest, che si incontra per prima venendo da Sorrento, corrispondente agli insediamenti storici di espansione. L'abitato storico, con le case dalle tipiche coperture a calotta sferica, costituisce un singolare complesso architettonico e urbanistico, con lunghe gradinate, strette stradine e torri di avvistamento lungo la dorsale costiera. Tra le testimonianze storico-architettoniche figurano la Collegiata di Santa Maria Assunta, legata all'Abbazia benedettina di Santa Maria che, secondo la tradizione fu eretta in seguito all'arrivo dell'icona bizantina della Madonna Nera; la Chiesa di Santa Maria delle Grazie, situata nella zona alta del paese, ricostruita su una precedente cappella del XI secolo; la Chiesa di San Giovanni, una piccola chiesa costruita tra le scale; la Chiesa di San Matteo, una delle chiese più antiche di Positano, inserita armoniosamente tra le case del contesto edificato
- OGGETTO centro storico a terrazzo, collinare, costiero
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CARATTERI AMBIENTALI
Centro della Costiera Amalfitana, situato sulle pendici dei monti Comune e Sant'Angelo a Tre Pizzi fra Punta Germano e Capo Sottile. Appartiene alla Comunità montana Penisola amalfitana. Dal 1997, assieme agli altri paesi della Costa d'Amalfi, il territorio comunale è iscritto nella lista dei Patrimoni dell'Umanità dell'UNESCO
- LOCALIZZAZIONE Positano (SA) - Campania , ITALIA
- INDIRIZZO Piazza Flavio Gioia, Positano (SA)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Le prime testimonianze di un insediamento a Positano risalgono alla preistoria, più precisamente al Paleolitico Superiore in cui la Grotta "La Porta" era frequentata da popoli di raccoglitori e cacciatori. Non vi sono notizie riguardanti una frequentazione greca della costa di Positano; le prime attestazioni archeologiche risalgono al I secolo a.C., quando sulla costa della Penisola Sorrentina furono costruite lussuose ville romane. Il borgo sorse probabilmente nel IX secolo intorno a un cenobio benedettino dedicato a San Vito e fu popolato dagli abitanti di PAESTUM, distrutta dai saraceni. Positano fece parte della Repubblica di Amalfi dal sec. IX all’XI. Rivendicata la propria autonomia, divenne un attivo centro di commercio, rivaleggiando con Amalfi fino alla conquista normanna; in particolare la cittadina è rinomata nel secolo X come un centro commerciale sviluppato tanto da essere in concorrenza con la rinomata Venezia. Il Cinquecento fu un periodo triste per il paese a causa della diffusione della peste in tutta la costiera amalfitana. Si verificarono, inoltre, molti saccheggi ad opera di briganti che scendevano dai monti e di pirati saraceni che infestavano in quel periodo le coste di tutto il Mediterraneo. Nei secoli successivi decadde e passò alle dipendenze di vari signori: nel 1492 il feudo fu assegnato a Giovanni Miroballo, nel 1532 a Marino Mastrogiudice, nel 1558 ai Cossa e in seguito a molti altri ancora. Nella seconda metà del ‘500 Positano fece costruire delle torri di avvistamento così come aveva ordinato il viceré Pietro da Toledo, e tra le più importanti ci furono quella di Sponda, di Trasita e quella di Fornillo. Nonostante le opere difensive costruite, Positano non riuscì a sottrarsi all’incendio appiccato dalle truppe di Solimano II, imperatore turco. Un anno fondamentale per la storia di Positano è il 1668: essa si proclamò “città regia” dopo aver pagato un riscatto dalla feudalità di 12.943 ducati. Da quell’anno s’incrementarono i commerci con Cipro, con la Grecia, con la Puglia e con la Calabria. I Positanesi raggiungevano tutti i porti del Mediterraneo utilizzando feluche, polacche, galeotte. Risale a quel periodo la costruzione di molte case che ancora oggi si possono ammirare e che si caratterizzano per lo stile barocco con decorazioni particolarmente ricche. La decadenza di Positano fu segnata dall’avvento del vapore nell’Ottocento. I positanesi non furono in grado di costruire navi veloci ed avanzate tecnologicamente, iniziò così il fenomeno dell’emigrazione verso le Americhe causando una perdita di braccia lavoro e una decadenza degli arredi urbani. Durante la Prima guerra mondiale, nel paese si rifugiarono grandi artisti e letterati russi e tedeschi che, con le loro opere, lo fecero conoscere al mondo intero. Dopo la fine della seconda guerra mondiale, pittori, registi, scrittori, attratti dal clima, dal paesaggio, dalle caratteristiche urbanistiche di Positano, dallo stile di vita dei pescatori, hanno ristrutturato casupole e conventi
- TIPOLOGIA SCHEDA Scheda anagrafica
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà mista
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1500916396
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Salerno e Avellino
- ENTE SCHEDATORE Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione
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DOCUMENTAZIONE GRAFICA
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- LICENZA METADATI CC-BY 4.0