centro storico, collinare, lineare, Torchiara, Trocclara (denominazione storica), Torcleara (denominazione storica), Torchiaria (denominazione storica) (XII)
Torchiara,
1100 - 1100
Il centro storico presenta la tipica conformazione dei tessuti urbani storici di matrice alto-medievale con la presenza della tipica architettura rurale cilentana, degli edifici nobiliari del XVII-XVIII secolo e degli edifici religiosi del XII secolo, ricchi di elementi architettonici e decorativi, contenenti importanti opere d'arte tardo-medievali e rinascimentali. Tra questi prestigiosi edifici figurano il Palazzo Pavone, il Palazzo Glielmi (poi Brugnola) del XVII secolo ed il Palazzo Torre (XVI secolo) all'estremità ovest, la Chiesa del SS. Salvatore (XII secolo) e Torre Mangoni (XVIII secolo) all'estremità est, la Chiesa di S. Bernardino (XV secolo) ed il Palazzo Baronale De Conciliis (XVI secolo) nella parte posta più a sud
- OGGETTO centro storico collinare, lineare
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CARATTERI AMBIENTALI
Centro del basso Cilento, situato nell'entroterra di Agropoli a 360 m s.l.m. sul pendio di un colle, nella zona geografica definita "Alento e Montestella"
- LOCALIZZAZIONE Torchiara (SA) - Campania , ITALIA
- INDIRIZZO piazza A. Torre, Torchiara (SA)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il comune deriverebbe il suo nome, secondo una suggestiva interpretazione, da una "torre sempre illuminata dal sole". I fondatori della comunità furono gli abitanti costieri che vi trovarono rifugio e fertili terreni per le coltivazioni, fuggendo dalle incursioni saracene. La storia della piccola comunità di Torchiara si iscrive nella tipologia degli eventi coinvolgenti tutta la Baronia del Cilento con i frequenti passaggi di proprietà da un feudatario all'altro. Con la forma "Torcleara" troviamo il toponimo nell’elenco dei villaggi restituiti da re Carlo I ai Sanseverino nel 1276. Questi conservarono il feudo fino al 1535, quando Ferrante Sanseverino, dovendo assoldare uomini per prendere parte alla spedizione indetta da Carlo V contro Tunisi, alienò i feudi di Torchiara, Copersito e Rutino a favore di Francesco de Ruggiero di Salerno Da Francesco de Ruggjero il feudo passò nel 1538 al figlio Gian Lorenzo e da questo al nipote Matteo. Da costui passò poi al figliuolo Aniello Francesco che vendette nel 1598 Torchiara e Copersito a Marfisia del Vecchio, moglie di Alessandro de Conciliis. Verso la metà del '600 Prignano, con Torchiara, Copersito, Melito e Puglisi erano in possesso di Lorenzo Bonito. F. A. Ventimiglia, nel suo inedito manoscritto Cilento illustrato segnala che il 31 maggio 1563 i Turchi si spinsero fin sotto Torchiara cingendola di assedio, il che implicherebbe che il villaggio fosse cinto di mura. Continua il Ventimiglia affermando che il villaggio fu salvato dagli abitanti di Rutino, Laureana e Rocca di Cilento che misero in fuga gli assedianti costringendoli a imbarcarsi. Nel 1634 Torchiara era in possesso di Giuseppe Romano che denunziò la morte dell’avo. Nel 1684 il feudo era in possesso di Francesco di Conciliis. Nel 1698 il marchese di Rocca ottenne dalla Corte baronale di Torchiara il sequestro delle rendite di Santa Maria di Erchie, per cui la scomunica, il processo e la relativa assoluzione. Nella seconda metà del '700 il feudo era ancora in possesso della famiglia de Conciliis. Da Francesco per successione passò, il 18 settembre 1755, a Salvatore. Il feudo rimase in possesso dei baroni De Conciliis fini agli inizi del 1800. Nel XIX secolo Torchiara ha dato il suo contributo ai moti insurrezionali che cercavano di sbalzare dai loro troni i grandi, medi e piccoli monarchi per creare l'unità d'Italia. Torchiara ebbe per circa un secolo un prestigioso ruolo amministrativo e per la sua centralità territoriale, dal 1811 a Torchiara fu affidato il ruolo di capoluogo del circondario appartenente al Distretto di Vallo. Dal 1860 al 1927, durante il Regno d'Italia divenne capoluogo dell'omonimo mandamento appartenente al Circondario di Vallo della Lucania
- TIPOLOGIA SCHEDA Scheda anagrafica
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà mista
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1500916367
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Salerno e Avellino
- ENTE SCHEDATORE Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione
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DOCUMENTAZIONE GRAFICA
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- LICENZA METADATI CC-BY 4.0