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Atena Lucana, 1100 - 1100

Atena Lucana è la più antica cittadina del Vallo di Diano. L’odierno centro abitato é stato costruito in epoca medievale sulla antica acropoli e conserva ancora oggi l’aspetto di allora con stradine vicoli gradonati. Nel centro storico si ammirano il Palazzo Spagna, il Palazzo Baracca- Caracciolo, la Chiesa di Santa Maria Maggiore edificata sulle rovine di un edificio romano, la chiesa di San Ciro, e poco distante il Santuario di Santa Maria della Colomba. Tra le architetture murali i ruderi del castello dell'XI secolo, le torri medievali del XIV secolo e la Porta d'Aquila di età romana, poi medievale. Il locale Museo Archeologico che raccoglie i reperti dell'antico insediamento di Atina abitata dai lucani, reperti dell’età del bronzo ed epigrafi tombali romani

  • OGGETTO centro storico collinare, difensivo
  • CARATTERI AMBIENTALI Centro della provincia di Salerno sito su un colle ad un'altitudine di 625 metri sul livello del mare nella parte occidentale della Valle del Tanagro e sulla destra del fiume. Appartiene alla Comunità montana del Vallo di Diano
  • LOCALIZZAZIONE Atena Lucana (SA) - Campania , ITALIA
  • INDIRIZZO Via Roma, Atena Lucana (SA)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La sua storia affonda in origini pelasgico-micenee come testimoniano i ruderi delle sue mura megalitiche o pelasgiche del IV secolo a.C. che circondavano la città. Il ritrovamento di una grande necropoli del VII-VI secolo a.C. fa ritenere che Àtena fu una grande città greca i cui reperti evidenziano una fitta relazione culturale e commerciale con altre città della Magna Grecia. Sotto il dominio dei Lucani fu un importante oppidum e, quando fu conquistato dai Romani, fu un fiorente municipium. Il massimo splendore lo raggiunse in età imperiale, allorquando si arricchì di templi dedicati a Cibale, Giove, Esculapio, Ercole, oltre che di numerose terme e di un anfiteatro. Le dominazioni barbariche e le incursioni saracene del IX-X secolo d.C. distrussero la città, costringendo gli abitanti ad arroccarsi sul colle e fondare la civitas medievalis con mura e torri e porte d'accesso. Nell'Alto Medioevo dopo il susseguirsi delle dominazioni longobarde e normanne, troviamo infeudata in Atena nel 1282 la famiglia Sanseverino, con Tommaso I, conte di Marsico fino al 1306. Durante la dominazione dei Sanseverino fu potenziato il sistema difensivo della città: Roberto Sanseverino fece edificare sulla sommità del castello un'altissima torre cilindrica da cui era possibile, secondo la credenza, intravedere il mare. Atena restò sotto i Sanseverino fino al 1507, quando Ferrante Sanseverino fu privato dei suoi beni e possedimenti che furono messi all'asta e acquistati dal principe di Stigliano per 25.000 ducati. Nel 1576 prendono possesso della terra di Atena i Caracciolo, marchesi di Brienza, che otterranno nel 1639 il titolo di principe sobra la tierra de Atina. I Caracciolo resteranno principi di Atena fino all'abolizione della feudalità e l'ultima esponente, la principessa Giulia Caracciolo donerà al nipote Luigi Barraco il palazzo costruito dal suo avo Giambattista nel XVI secolo. La peste del 1656 decimò la popolazione e soltanto nella metà del XVIII secolo l'andamento demografico riprese livelli elevati. Agli inizi del XIX secolo Atena è stata interessata da un periodo di declino, che ha spinto numerosi cittadini ad emigrare nelle lontane Americhe e nei paesi del nord Europa. Nella storia sismica del paese si registra il forte terremoto del 1857 che causò il crollo di 932 case mentre 812 risultarono pericolanti. Le strade si ricoprirono di macerie, cavi e tralicci crollati. Pochi danni subirono invece le casette estive ad un solo piano che sorgevano. Di epoca più recente il terremoto del 1980 che ha procurato danni gravi in tutto il territorio comunale: le unità edilizie distrutte o danneggiate più o meno gravemente furono 727 e subirono forti danni varie chiese monumentali, fra cui, in particolare, la chiesa madre di S. Maria Maggiore
  • TIPOLOGIA SCHEDA Scheda anagrafica
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà mista
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1500916301
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Salerno e Avellino
  • ENTE SCHEDATORE Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione
  • DOCUMENTAZIONE GRAFICA (1)
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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