Palazzo Porfidia

Recale, metà XVIII - prima metà-XIX

Il Palazzo si eleva con due livelli da piano stradale e la sua tipologia architettonica è riferibile al tipo di edificio a corte rurale. Al primo livello su di una parete trattata ad intonaco bugnato si aprono 6 finestre che sono divise centralmente dal portone d'ingresso. Sia le finestre che il portone non presentano cornici o modanature estremamente importanti, ma sono tutte uniformate a grande semplicità. Al piano superiore altrettanti balconi aprono alla luce gli ambienti interni, e sono chiusi in altezza da mensoloni poco aggettanti e sorretti da mensole composte da volute. Un cornicione aggettante chiude orizzontalmente la composizione architettonica, che trova giusta chiusura verticale nelle modanature dei due angoli che concludono e ricompongono la facciata, dando senso di finito all'intera opera. I balconi sono composti, per quanto concerne la parte strutturale orizzontale, da lastre di pietra mentre la ringhiera è stata costruita in ferro battuto. Non si rilevano altri elementi architettonici significativi, tranne che per la tipologia dell'edificio, che rispecchia quella della corte rurale aperta con sequenza di elementi architettonici canonici cioè: portone, androne voltato, corte e scala laterale. La copertura è costituita da un tetto a falde. La parte interna della corte vede la zona al primo livello che ha perso quasi del tutto la sua identità originale; infatti i locali, destinati alla conduzione del fondo agricolo sono stati manomessi e cambiati di destinazione, mentre la pavimentazione formata da grosse pietre di basalto resta tra gli elementi originali da salvaguardare. Intorno alla corte quindi si affacciano al piano superiore i balconi delle camere che rispecchiano tutta la cultura del tempo lasciando inalterato nel tempo il proprio significato

ALTRE OPERE DELLA STESSA CITTA'

ALTRE OPERE DELLO STESSO AMBITO CULTURALE