[Palazzo plurifamiliare, Vico stretto a Santa Teresa degli Scalzi 33]

Napoli, 1755 ca - 1755 ca

L'edificio è ubicato lungo il corso Amedeo di Savoia, in posizione allineata rispetto alla quinta stradale, su un terreno in forte pendenza a seguito di un intervento ottocentesco. Infatti, in seguito all'abbassamento della originaria quota stradale, è stato aggiunto al prospetto lungo il corso Amedeo di Savoia un corpo basamentale avanzante sulla strada, realizzato in continuità stilistica. La pianta, regolare a forma trapezoidale retta per esigenze di limite fondiario, appartiene al tipo edilizio di palazzo con androne e cortile interno. L'impianto strutturale dell'intero organismo è costituito da muratura continua su cui scaricano solai e volte; la configurazione è unitaria e semplice. I prospetti esterni manifestano un ricco carattere architettonico. La facciata principale, quella prospiciente il corso Amedeo di Savoia, è costituita da due parti, appartenenti a periodi diversi. La parte basamentale è un'aggiunta ottocentesca, costituita da un corpo che avanza verso la strada e si raccorda con una curva alla cortina edilizia che prosegue verso Capodimonte, e con un tratto rettilineo al corpo di fabbrica che precede la chiesa di S. Teresa degli Scalzi. Il basamento presenta il portale leggermente avanzante, ed è in continuità formale con la facciata originaria. Quest'ultima è sopraelevata ed arretrata rispetto alla quota stradale, tale che il basamento va a configurarsi come una sorta di terrazzo al livello dell'originaria quota stradale. La facciata originaria è composta da due ordini giganti; il primo è definito da lesene bugnate, un ricco portale centrale a tutto sesto, una consistente trabeazione. Il secondo ordine gigante appare più alto e slanciato per l'alleggerimento formale delle lesene che appaiono lisce

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