Parco della Rimembranza di Mondolfo

Comune Di Mondolfo, 1926/08/15 - 1926/08/15

ll Monumento ai caduti è posto al centro del Parco e sullo sfondo a mo’ di semicerchio, 77 alberi di leccio, uno per ogni soldato mondolfese morto nella guerra 1915-1918, quasi in un simbolico abbraccio verso il fante in atteggiamento di vittoria che, al centro del Monumento, su un’erta rocciosa realizzata con massi provenienti dal Carso, impugna la bandiera italiana. Alla base del monumento due piccoli cannoni e al centro, sulla pavimentazione lastricata, è disegnata una grossa stella a cinque punte in mezzo alla quale si erge una lampada votiva. Sul lato sinistro è collocata una lapide contenente i nomi dei caduti

  • OGGETTO parco commemorativo/ ai caduti della prima guerra mondiale
  • AMBITO CULTURALE Architettura Del Ventennio
  • ATTRIBUZIONI Tomagnini Torquato (1886/1965): scultore
  • NOTIZIE L’unanime volontà popolare, assecondata dalla concorde disponibilità dell’amministrazione comunale, portò alla realizzazione del Parco della Rimembranza ed alla costruzione del Monumento ai Caduti di Mondolfo. L’ “inutile strage” del primo conflitto mondiale aveva provocato oltre venti milioni di morti in Europa e i caduti italiani assommavano a più di 680000. Già nel 1919, il Municipio mondolfese aveva stanziato a bilancio una somma per incidere una lapide in memoria di tutti i caduti quando il sorgere di un apposito Comitato portò alla decisione di realizzare un Monumento ed allestire un Parco. A guidare l’innalzamento del Monumento, eretto con il danaro raccolto fra i cittadini e con una contribuzione del Comune, fu Claudina Roscetti vedova Bramucci, il cui marito era morto per cause di guerra, e che ora reggeva a Mondolfo la sezione locale dell’Associazione Nazionale fra le Madri e Vedove di Guerra; in tale sua opera era coadiuvata da Gino Moscatelli, ben noto nella Città a Balcone sul mare, oltre ad altri infaticabili collaboratori. E, mentre il Comitato, mediante contribuzioni spontanee, commissionava al noto scultore perugino Torquato Tamagnini (1886-1965) la realizzazione del monumento, l’Amministrazione comunale incaricava il geometra Alfredo Trenti di ridisegnare l’area dell’ex “Orto degli agostiniani”, innanzi al frequentatissimo campo del Gioco del pallone col bracciale, al fine di costruirvi il Parco della Rimembranza. L’idea di realizzare in Italia questi Parchi, in cui ogni pianta avrebbe ricordato il nome di un caduto nella Grande Guerra , era stata mutuata dall’esperienza canadese da parte del Sottosegretario alla Pubblica istruzione Dario Lupi, ed aveva subito incontrato grande favore. Attraverso la messa a dimora di questi alberi operata dalle scolaresche, gli alunni avrebbero potuto in maniera imperitura ricordare il sacrificio dei loro concittadini condotto per la definitiva unificazione dell’Italia. Seguendo le indicazioni date dal Consiglio Comunale, il Trenti – secondo i canoni della monumentalistica del periodo – creò una scala doppia di accesso al Parco, collocando al centro il Monumento. Sullo sfondo a mo’ di semicerchio, pose 77 alberi di leccio, uno per ogni soldato mondolfese morto nella guerra 1915-1918, quasi in un simbolico abbraccio verso il fante che, al centro del Monumento, su un’erta rocciosa realizzata con massi provenienti dal Carso, impugna la bandiera italiana. Il 15 agosto 1926, alla presenza delle Autorità cittadine, delle vedove e degli orfani e di tutta la popolazione, il Parco della Rimembranza ed il Monumento ai Caduti venivano solennemente inaugurati, con le aiuole ricche di fiori, ed al centro la Stella simbolo dello Stato.l 15 agosto 1926, alla presenza delle Autorità cittadine, delle vedove e degli orfani e di tutta la popolazione, il Parco della Rimembranza ed il Monumento ai Caduti venivano solennemente inaugurati, con le aiuole ricche di fiori, ed al centro la Stella simbolo dello Stato
  • LOCALIZZAZIONE Mondolfo (PU) - Marche , ITALIA
  • INDIRIZZO Via Guglielmo Marconi, Mondolfo (PU)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Per la realizzazione del Parco, l’Amministrazione Comunale di Mondolfo, incaricò il geometra Alfredo Trenti di ridisegnare l’area dell’ex “Orto degli agostiniani”, innanzi al frequentatissimo campo del Gioco del pallone col bracciale, al fine di costruirvi il Parco della Rimembranza. L’idea di realizzare in Italia questi Parchi, in cui ogni pianta avrebbe ricordato il nome di un caduto nella Grande Guerra, era stata mutuata dall’esperienza canadese da parte del Sottosegretario alla Pubblica istruzione Dario Lupi, ed aveva subito incontrato grande favore. Attraverso la messa a dimora di questi alberi operata dalle scolaresche, gli alunni avrebbero potuto in maniera imperitura ricordare il sacrificio dei loro concittadini condotto per la definitiva unificazione dell’Italia Seguendo le indicazioni date dal Consiglio Comunale, il Trenti – secondo i canoni della monumentalistica del periodo – creò una scala doppia di accesso al Parco, collocando al centro il Monumento realizzato dal l noto scultore perugino Torquato Tamagnini (1886-1965). Sullo sfondo, a mo’ di semicerchio, pose 77 alberi di leccio, uno per ogni soldato mondolfese morto nella guerra 1915-1918, quasi in un simbolico abbraccio verso il fante che, al centro del Monumento, su un’erta rocciosa realizzata con massi provenienti dal Carso, impugna la bandiera italiana. Il 15 agosto 1926, alla presenza delle Autorità cittadine, delle vedove e degli orfani e di tutta la popolazione, il Parco della Rimembranza ed il Monumento ai Caduti venivano solennemente inaugurati, con le aiuole ricche di fiori, ed al centro la Stella simbolo dello Stato. Nel 1927, gli alunni delle scuole elementari creavano la Guardia d’Onore al Monumento, e nel 1928, sempre grazie ad una pubblica sottoscrizione, si collocava innanzi al Monumento la “Fiaccola Votiva Ardente”, rimasta da allora sempre accesa quale devoto segno di grato ricordo. Riconsacrato il Monumento ed il Parco ai caduti di tutte le guerre dall’Amministrazione comunale e dall’Associazione Nazionale Combattenti e Reduci nel 1985, oggi esso rimane uno dei soli nove Parchi della Rimembranza esistenti in tutti i 67 comuni della Provincia di Pesaro e Urbino, affinché nessuno dimentichi gli orrori della guerra ed il sacrificio di quanti lottarono per la libertà della Nazione
  • TIPOLOGIA SCHEDA Modulo informativo
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 11-ICCD_MODI_0020485882751
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio delle Marche
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio delle Marche
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

ALTRE OPERE DELLO STESSO PERIODO - 1926/08/15 - 1926/08/15

ALTRE OPERE DELLA STESSA CITTA'

ALTRE OPERE DELLO STESSO AMBITO CULTURALE