bottega, negozio di abbigliamento, Tista Abbigliamento, Cariola Articoli Casalinghi (ex), Tista V. Landucci Drogheria e Filati (denominazione originaria storica) (terzo quarto XIX)

Lucca, 1870/00/00 - 1870/00/00

Il locale si trova all'interno del Palazzo del Decanato di San Michele fatto costruire da Nicolao Cenami che nel 1501 aveva acquistato un gruppo di case a lato della chiesa di San Michele; l'orafo Francesco Marti è indicato come autore del sontuoso palazzo, case e botteghe che risulta finito nel 1529. Il piano terreno è stato completamente alterato per l'apertura di negozi. Sono stati mantenuti il bancone e le scaffalature in legno aperte, addossate a solo due pareti interne (anziché tre), e il pavimento. Il bancone è in legno verniciato e ritmato da specchiature. La parte basamentale è rivestita in marmo nero venato, materiale che si ritrova anche sul piano di appoggio superiore

  • OGGETTO bottega negozio di abbigliamento
  • CARATTERI AMBIENTALI Situato nel pieno centro storico, in una delle piazze principali
  • LOCALIZZAZIONE Lucca (LU) - Toscana , ITALIA
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Dal 1870 circa al 1988 sede della Tista V. Landucci Drogheria e Filati, successivamente sede dell'ex Cariola Articoli Casalinghi. Giovanbattista Landucci, detto “Tista”, acquistò il fondo a fine '800 ed aprì una bottega che da una parte faceva la mescita di liquori e vini, e dall'altra vendeva corde, cotoni, canapa, vegetale e altro. Le donne di allora, venute dalla campagna, per acquistare filati e arredi, dopo alcune ore di cammino si ristoravano ai tavoli o sedendo sulla panca all'entrata. “Tista”, in linea col carattere lucchese, parsimonioso e mercantile, aveva una ciotolina dove raccoglieva gli scoli delle bottiglie. Con questa mescolanza inventò la famosa “Biadina”, la cui ricetta originale rimane tuttora un segreto. La licenza di mescita, tra le più antiche dello Stato italiano (risale al 1870) era particolare perché sotto una sola voce raccoglieva tre generi diversi: drogheria, liquori e filati. Giovanbattista ebbe due figli, ma solo Giuseppe proseguì l'attività. Vincenzo, nipote di “Tista”, l'ha portata avanti fino all'agosto 1988. Antonio Cariola, cugino di Giuseppe, “l'ombrellaio”, dopo aver iniziato a lavorare come stagnino, decise di darsi al più redditizio commercio di terraglie. Chi ha poi ereditato la gestione caratterizzò il negozio per la lavorazione artigianale di teiere con filtro, fischietti, salvadanai, scaldini, fagioliere di terracotta, antiche tortiere smerlate, vasi, oliere, piatti decorati, ed i tipici “gozzi” per fagioli. Oggi è un negozio di abbigliamento. Non ci sono più le insegne “A. Cariola Articoli Casalinghi” e “Tista V. Landucci Drogheria e Filati”
  • TIPOLOGIA SCHEDA Scheda anagrafica
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà privata
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0901394983
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Lucca e Massa Carrara
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Lucca e Massa Carrara
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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