Cappella dei caduti nella Grande Guerra e nelle imprese di Africa e Spagna

Agliana, 10/1937 - 10/1937
  • OGGETTO cappella-votiva
  • AMBITO CULTURALE Motivi Geometrici E Floreali, Stemmi Dei Committen
  • NOTIZIE La Cappella dei Caduti si apre a destra dell’altare nell’Oratorio della Compagnia del Santissimo Sacramento ad Agliana. La Compagnia esisteva già nel 1549 come ente istituito per l’esercizio di pratiche religiose. A partire dal 1743 i confratelli decisero di far costruire un nuovo edificio sul luogo del precedente Oratorio e conferirono l’incarico al Maestro Francesco Arrighi, per il progetto, e al Maestro Carl’Antonio Grandi, per i lavori di muratura. Nel 1785 la Compagnia fu soppressa secondo la riforma di Scipione dei Ricci, vescovo di Pistoia, ma fu ripristinata dopo il fallimento di questa. Prima di essere destinata a Cappella dei Caduti, serviva come deposito e camerino dell’annesso Cinema Teatro Giuseppe Verdi. Come riporta un documento conservato nell’archivio parrocchiale della Propositura di San Piero Agliana, «Nell’ottobre 1937 si iniziarono i lavori per una artistica cappella votiva in onore dei Caduti paesani nella grande guerra e nelle imprese di Africa e di Spagna». Intorno alla metà degli anni Sessanta, per qualche anno la Compagnia servì da teatro; il palco fu allestito nello spazio del presbiterio e nella parete destra della Cappella dei Caduti fu aperta una porta di servizio, richiusa in occasione degli ultimi restauri terminati nel 1997. A parte questa testimonianza scritta, sulla Cappella si hanno ad oggi solo informazioni tramandate oralmente grazie alla figura di Ovidio Sgatti (1919-2005), memoria storica del paese, nonché uno dei finanziatori del progetto per la sua costruzione, come è possibile evincere anche dal suo nome e dallo stemma di famiglia indicati sulla parete destra, al centro del piano d’imposta della volta. La Cappella dei Caduti è speculare a un’altra cappella, oggi non più esistente. Il restauro terminato nel dicembre del 1997 ha permesso di dare sia alla Cappella sia all’intero complesso della Compagnia una nuova leggibilità e possibilità di corretta fruizione. Negli anni immediatamente successivi alla Grande Guerra, non mancarono ad Agliana le iniziative per commemorare i caduti locali. Da ricordare è sicuramente quella relativa alla costituzione del più grande Parco della Rimembranza vicino a Pistoia, inaugurato davanti alla chiesa di San Niccolò il 6 maggio 1923. Nella frazione di San Piero, invece, intorno al 1920 fu apposta sulla facciata della chiesa una lapide in marmo grigio di forma rettangolare con incisa una figura femminile simboleggiante la Patria (OA 09 00784887). Tale lapide, nel 1925 per volontà del fascio locale, fu trasferita sulla facciata dell’allora Comune e nel 1937 vi fu aggiunta un’altra lapide in marmo grigio in onore ai caduti aglianesi, compreso Mario Pastacaldi, caduto in Africa Orientale. La decorazione pittorica della Cappella è opera di Azeglio Tuci (1904-?), pittore pistoiese che ha decorato numerose chiese e oratori del territorio. Sulla parete di fondo si trova un altare composto da una mensa per la quale è stata impiegata una lapide di riuso proveniente dalla sepoltura di Bernardino Melani e che poggia su due sostegni mistilinei. Un gradino separa la mensa d’altare dalla nicchia (oggi contenente una scultura in gesso rappresentante la Madonna della Neve con il Bambino) incorniciata da uno zoccolo basso dipinto e due colonnine tortili in gesso terminanti in due capitellini. Sopra la nicchia corre un fregio stilizzato che fa da marcapiano all’imposta della volta a botte e, al di sopra del fregio, in asse con l’arco della nicchia, si apre una finestra circolare inquadrata da due lesene con un semplice decoro geometrico (che ritroviamo, di maggiori dimensioni, ai lati dell’altare) e sovrastata da un timpano. Questa sorta di composizione a tempietto costituisce il fastigio dell’altare; ai suoi lati sono presenti due stemmi: quello di Monsignor De Bernardi, allora vescovo di Pistoia e Prato, a sinistra, quello del Comune di Agliana a destra. Alle estremità delle pareti laterali, al di sotto del fregio marcapiano si trovano le stesse semplici lesene geometriche presenti anche sulla parete dell’altare. La copertura della Cappella è a costituita da una volta a botte decorata a lacunari, su ispirazione della volta situata al centro del portico della Cattedrale di San Zeno a Pistoia. Secondo la memoria di Ovidio Sgatti, riportata da Paolo Bini, storico locale, lo stesso Sgatti si recò insieme ad alcuni degli altri finanziatori a vedere la decorazione della Cappella dedicata ai Caduti della Grande Guerra, decorata anche questa dallo stesso Tuci, presente allora nella Chiesa di San Giovanni Fuorcivitas a Pistoia. Qui erano state tumulate le salme di Attilio Frosini e Sergio Sacconi, i primi caduti di Pistoia nella Grande Guerra. Le mura di questo ambiente accoglievano inoltre le fotoceramiche di tutti i caduti di detto conflitto (come anche la Cappella dei Caduti aglianese, come mostrano alcune foto d’epoca, nelle quali è possibile vedere gli spazi vuoti lasciati dall’estrazione delle lapidi con fotoceramiche). Alla cappella presente nella chiesa di San Giovanni Fuorcivitas si accedeva da una porta posta sotto il pulpito di Fra Guglielmo da Pisa, sulla parete destra e sporgeva con il suo perimetro nel chiostro. La cappella fu distrutta durante la Seconda Guerra mondiale. Con tale sopralluogo i finanziatori del progetto intendevano prendere spunto per la decorazione della cappella aglianese. Altrettanto interessante, anche se non riportato dalla testimonianza dello Sgatti, è la presenza della già cappella Fioravanti, posta all’estremità sinistra nel transetto della Chiesa di San Francesco a Pistoia, la quale il 6 giugno del 1937 fu dedicata proprio ai caduti pistoiesi per la Patria
  • LOCALIZZAZIONE Agliana (PT) - Toscana , ITALIA
  • INDIRIZZO Piazza Antonio Gramsci, 22-26, Agliana (PT)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Architettura
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0901393128
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
  • DATA DI COMPILAZIONE 2022
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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