casa-a blocco, in linea

Grado, 1947/00/00 - 1947/00/00

Edificio in muratura continua, su quattro livelli, in laterizio e pietra, intonacata e tinteggiata di colore bianco crema. Solai interpiano con struttura in latero cemento. Copertura a falde con travi lignee, tavelle e manto di copertura in coppi, in laterizio. Il prospetto principale si apre su Calle Maran e presenta diversi elementi peculiari: un'icona votiva rappresentante il Sacro Cuore, con doppia cornice in malta e realizzato a mosaico (riconducibile al 1990, data di completamento dei restauri); un arco in malta che sormonta una finestra, senza tuttavia particolare carattere ornamentale; un camino sporgente, con peduccio sagomato. Il prospetto laterale su Calle Monferà, invece, si caratterizza per la presenza del corpo servizi che si sviluppa su tutti i livelli, realizzato nel 1947

  • OGGETTO casa-a blocco, in linea
  • AMBITO CULTURALE Quattrocento (secolo Xv)
  • NOTIZIE La Gradus romana, definita nelle cronache medievali “castellum”, non è ancora stata pienamente definita anche se sostanzialmente la sua forma e la sua estensione sono perlopiù note. È ormai consuetudine datare il “castrum” ai primi decenni del quinto secolo, ipotesi confermata dalle indagini archeologiche condotte nel corso del secolo precedente: negli anni ’80 la necessità di alcuni lavori fognari permise l’identificazione di lunghi tratti della cinta muraria che risultarono ben conservati e che consentirono quindi di ricostruire la planimetria del castrum ad oggi nota. Grado fu fondata con buona probabilità come difesa e “pre-porto” di Aquileia, e dunque fu dotata fin da subito di magazzini, abitazioni e strutture necessarie alla vita commerciale dell’avamposto. Tra le strutture riconducibili all’epoca romana vi sono anche alcune torri difensive. Tra queste sono visibili: Casa o Torre “Pigo” in via Gradenigo, rinnovata nel 1991, ma già oggetto di studio negli anni ‘30 da parte dell’architetto Vigilio de Grassi, che mise in luce l’adiacente “Porta Gradenigo”; edificio all’angolo tra via Gradenigo e Campo dei Patriarchi, sporgente rispetto alla cortina costruita, restaurato nel 1995 e con evidenti manipolazioni sia di epoca medievale, sia dei secoli successivi; torre poligonale dell’omonimo Campiello della Torre, la struttura meglio conservata. Si evidenzia più a Nord, inglobata in un edificio affacciato sull’omonimo campiello, la porta cosiddetta “Grande”, riconducibile tuttavia ad un’epoca più tarda (XV – XVI secolo). Dell’impianto antico si conservano, oltre alle strutture prima citate, anche parte della viabilità (Calle Lunga, Calle del Palazzo, via Gradenigo), che seguono il percorso della cinta. La presenza delle mura e quindi di una perimetrazione rigida della città ha fatto sì che nella sua storia più che millenaria Grado abbia ospitato una concentrazione di edifici tali da costringere nel secondo dopoguerra a un primo intervento di risanamento: gli interventi di restauro hanno però introdotto anche elementi fintamente antichi, come corpi servizi o camini sporgenti, con il reimpiego talora di frammenti archeologici
  • LOCALIZZAZIONE Grado (GO) - Friuli-Venezia Giulia , ITALIA
  • INDIRIZZO Calle Maran, 4, Grado (GO)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Architettura
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà privata
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0600039748
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio del Friuli Venezia Giulia
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio del Friuli Venezia Giulia
  • DATA DI COMPILAZIONE 1995
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2022
  • DOCUMENTAZIONE ALLEGATA Copia cartacea della scheda di catalogo (1)
  • DOCUMENTAZIONE GRAFICA estratto di mappa catastale (1)
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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