Edificio modificato. Si riportano alcune notizie tratte dalla scheda cartacea redatta nel 1993: "Il volume si compone di elementi monocellulari aggregati longitudinalmente, di altezza crescente lievemente da Nord a Sud, coperti con falde poco pendenti, la testata a Nord è crollata. Le due successive (attualmente mancanti del piano superiore e della copertura) recano traccia della sopraelevazione del terzo livello. La cellula a Sud, ottocentesca, ha proporzioni maggiori nelle coperture e nell'altezza dei vani. Il fronte posteriore ha piccole forature con cornici in pietra. Posto a Nord-Est dell’abitato di Doberdò del Lago, in zona carsica, sul fianco della conca più ampia lungo la depressione del Vallone in prossimità di una direttrice già romana di collegamento tra Nord Europa / Timavo. Anticamente incrocio tra la via di Carinzia (Merna-Monfalcone per Doberdò) e la vecchia del Vallone (per San Giovanni al Timavo), e ora discosto dai tracciati viari modificati rispettivamente nel 1815 (spostamento a Nord della “postale”) e nel 1826-’27 (spostamento in quota della “Vecchia” nella sede dell’attuale SS.55). Inserito nel borgo rurale di antica fondazione (sede colonizzata da popolazione proveniente da Villa Vicentina antecedente al 1494) ad attività prevalentemente pastorale. Il complesso a schiera offre il fronte posteriore lungo la strada, il principale su corte di pertinenza di altri edifici caratterizzati dal distacco tra corpi residenziali ed annessi. Il gruppo originario è formato dall’aggiunta successiva di cellule per esigenze di crescita della famiglia. L’elemento più recente, a Sud si ricollega ad altro edificio, in linea su strada e distaccato dall’accesso alla corte. "