Nel 1704 la proprietà risulta formata da due corpi posti ad angolo retto e, nel cortile, da stalle, pollai e forno. Già nel 1730 il fabbricato appare strutturato come è oggi. Si trattava di un'abitazione che doveva servire a più membri della famiglia, i quali usufruivano di appartamenti ben distinti, con scale e saloni in comune. La facciata, risalente alla seconda metà del '700, è costituita dal portale con stipiti e architrave in pietra, dalla trifora con finestre centinate separate da lesene con capitello corinzio, teste in rilievo al centro dell'arco, balconata di pietra e un robusto cornicione timpanato in sommità. Nel XIX secolo i Sabbadini fecero costruire in fondo al cortile un «casino» neoclassico che fecero decorare da Giambattista Canal