Casa Tinghi, Campeis

Udine, 1795 - 1853

La piccola porzione di edificio prospiciente Via Vittorio Veneto è quanto rimane di un fabbricato molto più vasto, che si estendeva fino alla retrostante Via della Prefettura (un tempo Via dei Filippini) con due ampi cortili comunicanti. Presenta una sobria ma nobile facciata, con tre archi ribassarti ed una ordinata serie di finestre riquadrate in pietra aggettante, con trifora in corrispondenza del salone. Negli anni seguenti il 1532 la famiglia Tinghi commissionò a Giovanni Antonio Pordenone la dipintura dell'intera facciata, pitture che gli agenti atmosferici hanno quasi completamente cancellato. Tali affreschi, sviluppati in verticale nella porzione tra le ultime due finestre del primo e secondo piano, si ispiravano alla Gigantomachia, mentre i rimanenti intervalli tra le finestre erano occupati da sei figure allegoriche entro finte nicchie. Al centro dell'attico vi erano le figure di Nettuno e di una sirena che sostenavano una colonna corinzia

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